Friendship without borders – Harding University & Russell Newton

Students that participated in this project: Torrini Simone, Salvini Michele, Rainoni Claudio, Sula Tatiana, Papi Margherita, Dainelli Stefano, Mihalcea Paula, Cipriani Aline, Piccardi Filippo, Santi Irene, Salice Fabio, Rosi Nicole.
This Spring a group of Americans from Harding University came to Italy and had the opportunity to have a cultural exchange with students from Russell Newton high school. The first meeting was very awkward but with time we learned how to communicate more naturally. Over the course of the eight meetings, we learned more about the differences and similarities in each other’s cultures. We discussed topics such as: family, food, traditions, work and education.
They discovered that one of the main differences between our cultures is school. Italian students must choose a focus in high school while the Americans do not until they attend a university. As time went on, our friendship grew and we met several times outside of the classroom. One night we invited the Americans to eat pizza in Florence and this gave them a better insight into Italian social life. Later on, the Americans invited us to lunch at their villa in Scandicci.
It is a beautiful place surrounded by the green hills, where we all enjoyed our time eating American food and playing sports. As the semester came to a close, we all realized just how close we had become.
Looking back at this unique experience, we learned to better appreciate each other’s cultures.
Italiano
Studenti che hanno partecipato a questo progetto: Rachel Anzalone, Michelle Ramsey, Garrett Bender, Derek Bolton, Caleb Miller, Andrew Pyle, Trey Stroud, Casey Weeks, Kevin Williams.
Questa primavera, durante il nostro semestre alla Harding University, abbiamo avuto l’opportunità di fare uno scambio culturale e linguistico con gli studenti del liceo Russell Newton di Scandicci. Si tratta di un ciclo di lezioni, nelle quali gli studenti diventano insegnanti degli altri studenti: noi aiutiamo gli studenti italiani con l’inglese, e gli studenti italiani aiutano noi con l’italiano.
Lo scopo è migliorare la conoscenza della lingua, ma soprattutto imparare qualcosa della cultura e del modo di vivere dei nostri coetanei. Il nostro primo incontro è stato molto imbarazzante, ma con il tempo tutti abbiamo imparato a comunicare in modo naturale. Durante gli otto incontri, abbiamo avuto modo di apprendere le differenze e le similitudini delle rispettive culture. Abbiamo discusso argomenti come la famiglia, il cibo, il lavoro, l’educazione e le tradizioni.
Una delle più grandi differenze che abbiamo riscontrato riguarda l’organizzazione scolastica nei due paesi: gli studenti italiani devono scegliere il loro indirizzo di studi già alle superiori a differenza di noi americani, che prendiamo questa decisione solo all’università. Con il passare del tempo la nostra amicizia è cresciuta, e così ci siamo incontrati molte volte anche fuori dalla scuola. Una sera gli studenti italiani ci hanno invitato a mangiare una pizza a Firenze. In quell’occasione abbiamo potuto conoscere meglio la vita sociale italiana. Successivamente, noi abbiamo invitato a pranzo i nostri nuovi amici alla sede della nostra Harding University, situata sulle colline di Scandicci, nella quale alloggiamo durante il nostro periodo di studio in Italia. Abbiamo offerto loro un tipico pasto americano e abbiamo trascorso il pomeriggio giocando a pallavolo e chiacchierando. Verso la fine del semestre, ci siamo resi conto di aver instaurato un vero rapporto di amicizia, che continuerà anche dopo la nostra partenza.
Riflettendo su questa esperienza unica, abbiamo capito che, per capirsi davvero, è fondamentale conoscersi.
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