On the occasion of the 150th anniversary of the Capital of Italy being moved from Turin to Florence, an exhibition will be running in September, showcasing historical drawings, artistic prints and engravings representing the City of Florence from the beginning of the 16th century to the late 19th century. Being held in the Nuova Antologia Spadolini Foundation spaces, the exhibition features a collection donated by Roberto Marcori to set up a tribute fund in memory of his mother Ada Cullino Marcori, who passed away on April 1st last year.

The exhibits highlight the central role of Florence in European cultural life through four centuries. Called a “most noble city” by hermit-monk Giacomo Filippo Foresti the Borgomense in his Supplementum Chronicarum 1513, his anthology of historically significant facts, Florence never ceased to be a privileged place, a travel destination for foreign visitors as well as an inspiration for writers, painters and engravers from all over the world. In regard to this, it is relevant for example the presence of a series of engravings showing Florence at the beginning of the 18th century for a travel guidebook such as the “Délices d’Italie” by De Rogissart, published in 1706.

Ponte S.Trinita - Ada Cullino Marcori Collection
Ponte S.Trinita – Ada Cullino Marcori Collection

In addition to these, visitors can find an English edition of the views painted by Florentine Giuseppe Zocchi, the 17th-century views of the city engraved during his study trip in our country by Israel Silvestri, artist in the Court of the King of France, and the beautiful panoramic view etched engraved by austrian artist Dominik Perlasca in 1820. The Ada Cullino Marcori collection offers visitors different visions of Florence, sometimes idealized, sometimes realistic, often soaked in romanticism. These visions lead us on a journey through space and time: the Cathedral, Pitti Palace, Santa Croce square, Santa Trinita Square, Ponte Vecchio, the Palazzina Reale in the Cascine Park. Worth a mention are the gouache bright view of the city painted right after the Grand Duchy of Tuscany was annexed by the Kingdom of Sardinia, a major step towards the unification of Italy, and the interesting and valuable painting of a Florence that no longer exists, as for example the church of San Pier Maggiore, demolished in the late 18th century.

The exhibition opening will coincide with the announcement of a prize for young and deserving people having dealt with Florence related issues, be it the history, the reality or the future of our city. This award will be sponsored every year by Roberto Marcori, who has named it “Ada Cullino Marcori Florence Prize” after his mother.

Ada Cullino Marcori Collection
via Pian dei Giullari 36/a
From Monday to Thursday
9.30 a.m. – 5.00 p.m.
Free entrance

Italiano

Con l’avvio nel settembre di quest’anno delle celebrazioni per i 150 anni del trasferimento della capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze, si apre una mostra storico- artistica di disegni, stampe e incisioni dedicati alla città di Firenze dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. L’esposizione, che ha luogo nei locali della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, via Pian dei Giullari 36/A (ingresso libero, da lunedì a giovedì, dalle 9.30 alle 17.00), presenta al pubblico una raccolta inedita donata alla Fondazione Spadolini da Roberto Marcori al fine di costituire un fondo in memoria della madre Ada Cullino Marcori, scomparsa il primo aprile scorso. Le opere in mostra mettono in evidenza la centralità della città di Firenze nella cultura europea attraverso ben quattro secoli di storia. Definita “città nobilissima” dal monaco eremitano Giacomo Filippo Foresti detto il Borgomense nella sua raccolta di notizie meritevoli di passare alla storia, il Supplementum Chronicarum del 1513, Firenze non smise mai di essere un luogo privilegiato, mèta di viaggi da parte degli stranieri nonché motivo ispiratore per scrittori, pittori e incisori di ogni provenienza.

In questo senso diventa ad esempio significativa la presenza di incisioni raffiguranti la città toscana in una sorta di guida turistica di inizio Settecento come Les Délices d’Italie di De Rogissart, pubblicata nel 1706, l’edizione inglese delle vedute del fiorentino Giuseppe Zocchi, i seicenteschi scorci della città ese- Foto Collezione Marcori guiti dall’incisore del re di Francia Israel Silvestri durante il suo viaggio di studio nel nostro paese e la splendida veduta panoramica eseguita all’acquaforte dall’austriaco Dominik Perlasca intorno al 1820. La collezione Ada Cullino Marcori ci offre visioni talvolta idealizzate, talvolta realistiche e spesso imbevute di romanticismo che ci accompagnano in uno speciale viaggio nella città, speciale perché si svolge nello spazio e nel tempo: la Cattedrale, Palazzo Pitti, Piazza Santa Croce, Piazza Santa Trinita, il Ponte Vecchio, il Palazzo del Re alle Cascine. Infine, degne di un cenno sono la luminosa veduta eseguita a guazzo subito dopo l’annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna, propedeutica all’Unità nazionale, e l’interessante e preziosa raffigurazione di una Firenze che non esiste più, come la chiesa di San Pier Maggiore, demolita alla fine del XVIII secolo.

L’inaugurazione della mostra coinciderà con l’annuncio di un premio destinato ai giovani meritevoli che abbiano trattato tematiche legate alla città di Firenze, la sua storia, la sua realtà, il suo divenire. Un premio che ogni anno Roberto Marcori alimenta intestandolo alla madre: “Premio Firenze – Ada Cullino Marcori”.

Ada Cullino Marcori Collection
via Pian dei Giullari 36/a
From Monday to Thursday
9.30 a.m. – 5.00 p.m.
Free entrance