For the first time in its 150-year history, the Bargello National Museum hosts a solo contemporary art show, THE Ascent of Orpheus: Between and Beyond Representation and Abstraction, by the American-born artist Adi Da Samraj.

Adi Da Samraj, 2007
Adi Da Samraj, 2007

In an unusual bridging of ancient myth and digitally composed large-scale fabrications, the exhibition is Adi Da’s sweeping and at times demanding retelling of the famous Orpheus and Eurydice myth.

The exhibit runs from 9 July to 11 October 2015 in two galleries off the Bargello courtyard. Through the nine large-scale pieces and the multimedia projection in the exhibition, Adi Da demonstrates his radical approach to “aperspectival, aniconic, and anegoic” art. Drawn from his Orpheus One and Linead One suites created in 2007, the digitally composed works, some never shown publicly before, demonstrate the artist’s reach beyond the linear perspective and individual “point of view” that have dominated Western art since the Renaissance. The exhibition is also a testament to Adi Da’s advance in what he considered to be the unfinished modernist project of the early 20th-century avant-garde.

Achille Bonito Oliva, the internationally acclaimed Italian art critic and historian who curated Adi Da Samraj’s official collateral exhibition at the 2007 Venice Biennale, notes in his essay in the Ascent of Orpheus exhibition catalog: “The abstraction of Adi Da Samraj is anti-rhetorical and aspires to restore humanity to a state of contemplation and reflection… His abstract images look upon the world from beyond any point of view”. The exhibition coincides with the 750th anniversary of the birth of Dante and opens with collaborative performances of Divina.com by the Florence Dance Company on 9, 10, and 11 July in the Bargello Museum courtyard. The ballet, inspired by Dante’s Divine Comedy, integrates monumental projections of images by Adi Da. The images move on screen in dynamic interaction with the dancers and are also the inspiration for the costume design.

Adi Da Samraj (1939 – 2008) created visual, literary, and performance art for more than forty years with a single intention: to create works of art that would draw the viewer beyond the feeling of egoic separateness into the feeling of “prior unity.” His artistic output includes drawings, paintings, sculptures, and a large body of groundbreaking photographic, videographic, and digitally composed work. Adi Da’s work appeared as an official solo collateral exhibition at the 2007 Venice Biennale, in a solo show in the historic Cenacolo di Ognissanti (Florence), and in gallery and art shows in New York, Los Angeles, Miami, London, and Amsterdam.

Peter Weibel, Chairman of ZKM Center for Art and Media (Karlsruhe), notes that “[Adi Da’s] pursuit of the spiritual paths found in early abstraction, from Kandinsky to Mondrian, and [his] translation of that pursuit into the digital age, restore a transcendental spirituality to the materialism of the machine aesthetic”. Art critic Donald Kuspit has written, “Protean and unified at once, Adi Da’s ever-changing images become all-pervasive ‘big screen’ experiences, perceptually riveting, indeed, sometimes excruciatingly intense, but always balanced and even sublime sensory experiences”.

In addition to being a prolific artist, Adi Da Samraj is a widely recognized spiritual teacher who produced many volumes of literary, poetic, practical, philosophical, and spiritual writings.

Italiano

Per la prima volta nei suoi 150 anni di storia, il Museo Nazionale del Bargello ospita una mostra personale di un artista contemporaneo: L’ASCESA DI ORFEO – Fra e Oltre Rappresentazione e Astrazione, di Adi Da Samraj, artista di origine americana. Con un insolito dialogo fra mito antico e immagini digitali fabbricate su larga scala, la mostra di Adi Da rivede e a volte racconta di nuovo il famoso mito di Orfeo ed Euridice. La mostra sarà aperta dal 9 luglio all’11 ottobre, nelle due gallerie che si affacciano sul cortile del Bargello. Con i suoi nove grandi pannelli e le proiezioni multimediali della mostra, Adi Da ci presenta un approccio artistico e radicale, “a-prospettico, a-iconico e a-egotistico”. Tratte dalle sue suites Orpheus One e Linead One, create nel 2007, le opere composte digitalmente, alcune ancora mai esibite al pubblico, concludono il percorso dell’artista con un traguardo raggiunto che va oltre la prospettiva lineare e oltre il “punto di vista” individuale, cardini dominanti dell’arte visiva sin dal periodo del Rinascimento. La mostra si propone anche come testamento conclusivo del progetto artistico, mai finito, dei modernisti, iniziato con l’avant-garde agli albori del ventesimo secolo.

Achille Bonito Oliva, critico d’arte e storico riconosciuto a livello internazionale, ha curato la mostra collaterale di Adi Da Samraj alla Biennale di Venezia 2007 e ha scritto sul catalogo  della mostra L’Ascesa di Orfeo: “L’Astrazione di Adi Da Samraj è del tutto antiretorica ed aspira a restaurare nell’umanità lo stato di contemplazione e riflessione….. Le sue immagini astratte guardano al mondo al di là di ogni punto di vista”. La mostra coincide con il 75esimo anniversario della nascita di Dante e, per questo, aprirà con il balletto Divina.com, una collaborazione con la Florence Dance Company, che andrà in scena nel cortile del Bargello nei giorni 9, 10 e 11 luglio. Il balletto, ispirato alla Divina Commedia, è integrato dalle monumentali proiezioni di immagini create da Adi Da Samraj. Le immagini si muovono sullo schermo in dinamica interazione con il corpo di ballo e sono anche il riferimento cromatico dei costumi.

Adi Da Samraj (1939 – 2008) ha creato arte visiva, letteratura e performance art per oltre quarant’anni con una sola intenzione: creare opere d’arte che conducessero chi osserva oltre il proprio senso di separazione egotistica fino a raggiungere una profonda percezione della propria “unità a priori”. Le sue opere includono disegni, pitture, sculture, una grande produzione fotografica, videografica e digitale. Le sue opere sono state esposte ad una mostra personale collaterale alla Biennale di Venezia 2007, ad una mostra personale nello storico Cenacolo di Ognissanti a Firenze e in gallerie e mostre a New York, Los Angeles, Miami, Londra e Amsterdam.

Peter Weibel, Chairman dello ZKM – Centro di Arte e Media (Karlsruhe) scrive che “I primi movimenti artistici nella ricerca spirituale proposti con le prime astrazioni, da Kandinsky a Mondrian, vengono ripresi e conclusi da Adi Da nell’era del digitale con la restaurazione della spiritualità trascendentale versus la macchina estetica del materialismo”. Il critico Donald Kuspit scrive “Mutevoli e al tempo stesso unificate, le sempre cangianti immagini di Adi Da si trasformano in esperienze omni-pervasive ‘da grande schermo’, percettivamente affascinanti, talvolta terribilmente intense, ma sempre equilibrate e sublimi ai sensi”.

Oltre al fatto di essere un artista molto prolifico, Adi Da é ampliamente riconosciuto come maestro spirituale che ha scritto un numero rilevante di volumi su letteratura, poesia, filosofia, vita pratica, e spiritualità.