Housed in the six vaulted spaces of what used to be a stable for horse-drawn carriages, the Frilli Gallery provides a remarkable overview of the history of Florentine sculpture.

The whole gallery, created with a refined clientele in mind, consists of copies of greater and lesser masterpieces. fg1But these are not mass-produced copies, they are the product of a long tradition of craft skills applied to such fine materials as bronze and marble. The gallery not only works to commission for clients who want to embellish a garden or room with a copy of a famous sculpture, it also keeps a permanent exhibition of a range of famous masterpieces. For example, its workshops have produced perfect copies of the Porta Santa in St Peter’s (Rome), the door to Santa Maria Maggiore (Rome) and even the door of the Florence Baptistery.

Wandering around these rooms you encounter such works as Botticelli’s Venus or Benvenuto Cellini’s Perseus, all crowded together among the statues on display. If you look carefully you’ll also see some columns that still bear the mark showing how high the waters of the Arno reached during the flood of November 1966.

Frilli Gallery
Via dei Fossi, 28 R
Phone 055 210212
www.frilligallery.com

Italiano 

Una visita alle sei grandi stanze a volta della Galleria Frilli, ospitata in un ex deposito di carrozze, è un piccolo viaggio nella storia della scultura fiorentina e non solo. Qui, infatti, si copiano per una clientela ricercata grandi e piccoli capolavori del passato.

fg2Non sono copie cinesi, bensì frutto d’una grande tradizione artigianale che ricorre a una puntigliosa lavorazione a mano ed a materiali originali come bronzo o marmo. Così, oltre a soddisfare clienti che desiderano abbellire giardini e salotti di case con copie di modelli famosi su ordinazione ed esporre una continua varietà di pezzi classici, da questo laboratorio sono uscite anche le copie esatte della Porta Santa di San Pietro in Vaticano, della Porta di Santa Maria Maggiore a Roma, e, addirittura, della Porta del Battistero a Firenze.

Così, visitando la galleria, capita di imbattersi in statue che riproducono perfettamente la Venere del Botticelli o il Perseo, le une quasi ammassate alle altre nella moltitudine di copie presenti. Si notino anche le colonne dei locali, dove sono a tratti visibili i segni del livello raggiunto dall’Arno nel 1966.