Qualcosa di Buono Una storia di malattia e amicizia che si affida troppo alle capacità “salvifiche” di Hilary Swank
Abbiamo visto Quasi Amici (Oliver Nakache), Still Alice (Richard Glatzer e Wash Westmoreland) La Teoria del Tutto (James Marsh), solo per citare gli ultimi, e conosciuto i loro sfortunati protagonisti: un ricco aristocratico paraplegico, una rinomata professoressa di Linguistica colpita da Alzheimer e Stephen Hawking, il famoso cosmologo inglese affetto da atrofia muscolare progressiva. In Qualcosa di Buono lo spunto narrativo è l’ennesima malattia degenerativa, questa volta la SLA, diagnosticata a Kate (Hilary Swank), una pianista di musica classica di successo, donna meticolosa e ostinata, sposata con Evan (Josh Duhamel), il marito perfetto con il quale entrerà presto in crisi.
