By Martina Antenore – Linguist

I would like to have an ice cream, not because I am hungry, rather it is more a whim, exactly what I should avoid given that I am on a diet

Stop with this diet Marti! If I were a man, I would lose my mind for you! I’ll take you to one of my places where you can find the best ice cream in Florence

piazza della passera

So I ended up in Piazza della Passera, in that corner of the city of Santo Spirito neighbourhood. We had passed Ponte Vecchio and the more we moved away the more I had the feeling that the splendour of Florence, that purely tourist and prêt-à-porter, turned into something more intimate, into a Florentine beauty, little noisy and celebrated, we ended up in that Piazza that my friend Sofia considered one of her places.

A sort of imperfect square, a basin into which several alleys flowed, as they were some little tributaries.

On the right side three benches showed up, mostly occupied by retired people; on the left side the Caffè degli Artigiani welcomed passers-by: many stopped in order to have a coffee, others arranged to meet for a chat. In front of us the ice-cream shop, the one Sofia had talked to me about, appeared. “A chocolate orange small ball of ice cream, please” she said, turning to the girl that was attending us and then she added: “This is what I define a little pleasure of life”. I decided to try the same taste.

We sat on a bench, the one in front of the Caffè and almost at the same time we turned toward Via Toscanella, the street of Vasco Pratolini and Ottone Rosai, as our teacher had reminded us more times during the lesson. Magically Piazza della Passera came alive, it became still more beautiful and lively as it appeared to me at first glance. Passers-by on their bike did not disturb that atmosphere, on the contrary they made it more characteristic.

I was in a small Montmartre, where the pround and the spirit of the ancient Florence still reigned.

Italiano

Avrei voglia di un gelato, non che abbia fame, piuttosto uno sfizio, esattamente ciò che dovrei evitare dato che sono a dieta

Ma basta con questa dieta Marti! Sei bella così! Fossi un uomo, perderei la testa per te! Ti porto in uno dei miei posti preferiti dove fanno il miglior gelato di Firenze

Fu così che mi ritrovai in Piazza della Passera, in quell’angolo della città quartiere Santo Spirito. Avevamo passato Ponte Vecchio e più ci allontanavamo più avevo la sensazione che lo splendore di Firenze, quello propriamente turistico e prêt-à-porter, si tramutasse in qualcosa di più intimo, in una bellezza fiorentina poco chiassosa e celebrata e sbucammo in quella Piazza che la mia amica Sofia considerava uno dei suoi posti. Una sorta di quadrato imperfetto, un bacino in cui confluivano vari vicoli, tra cui Via Toscanella, come se fossero dei piccoli affluenti. Sul lato destro spuntavano tre panchine, occupate per lo più da pensionati, sul lato sinistro il Caffè degli Artigiani accoglieva i passanti: molti si fermavano per concedersi un bel caffè, altri si davano appuntamento per una chiacchierata. Davanti a noi spuntava la gelateria di cui mi aveva parlato Sofia. “Una pallina di cioccolato all’arancia, grazie” disse rivolgendosi alla ragazza che ci stava servendo e poi aggiunse: “Questo è ciò che definisco piccolo piacere della vita”. Decisi di provare lo stesso gusto. Ci sedemmo su una panchina, quella di fronte al Caffè e quasi contemporaneamente ci voltammo verso Via Toscanella, la via di Vasco Pratolini e Ottone Rosai, come più volte la nostra professoressa ci aveva ricordato a lezione. Magicamente Piazza della Passera prese vita, divenne ancora più bella e vivace di come mi era apparsa di primo acchitto. I passanti in bicicletta non disturbavano quell’atmosfera, al contrario la rendevano più caratteristica. Mi trovavo in una piccola Montmartre, dove ancora regnava l’orgoglio e lo spirito dell’antica Firenze.