The new Museum of Santa Maria del Fiore When the magic of architecture creates a temple of sculpture
Ci sono avvenimenti nella storia della cultura che scandiscono il tempo. Firenze, nel campo della cultura artistica, è stata ininterrottamente presente nell’attività museale, nell’attenzione e nella cura del patrimonio artistico. La museologia e la museografia, come discipline specialistiche, sono nate qui, grazie all’intelligente intuizione di Carlo Ludovico Ragghianti. Qui, a Firenze, ha visto la luce – nel 1972 - la rivista Museologia, diretta da Luisa Becherucci (già Direttrice degli Uffizi) e sono maturati i primi “Convegni Internazionali di Museologia” (1974, 1984). Tra Firenze e Pisa, sotto l’inesauribile spinta di Ragghianti, che vi ha trascinato direttori e creatori di musei come Bruno Molajoli, Della Pergola, Franco Russoli, con Decreto Legge n.167 del 1968, fu attivata la disciplina universitaria di “Museografia”. Tutto ciò per dire come l’attenzione per il “museo” ha avuto qui salde radici, poi maturate altrove. Del resto, la prima (parziale) apertura degli Uffizi risale al 1591, col Granduca Francesco I dei Medici; il Museo del Bargello, aperto nel 1865 ai tempi in cui Firenze fu Capitale, nacque inizialmente come “Sala d’Armi”, arricchendosi poi con opere provenienti dalle “soppressioni” e dalle “donazioni”, quali la Carrand, Conti, Ressman, Franchetti. Solo nel 1891 fu aperto il Museo del Duomo, relativamente agli spazi che erano stati la sede secolare dell’Opera del Duomo, fondata nel 1296.
