By Aldo Fittante Lawyer and Professor at the University of Florence –

I believe that the founding elements of the “Made in Italy” concept derive from a complex set of values, that come across as a dynamic and evolutionary synthesis.

Made-in-ItalyItaly, and therefore, indirectly the Italian product, undeniably finds its objective appeal in an evocative influence on everything that concerns it: history, art and architecture created over the centuries, culture and elegance, its geography and its people. Last but not least: the intergenerational productive competence of its artisans. Although with a certain delay, the Italian legislator seem to have become fully conscious of the extreme value and relevance, also on a strategic-business level, of what so inherently represents “Made in Italy”, as much as the current urgent need to safeguard and enhance quality Italian products. In that regard, it must be noted that, over the past ten years, numerous interventions have been made on this subject. They have certainly been valuable in purpose and in reason, but of complex application and coordination with various national and international provisions. Themes that I have had the opportunity to develop in my latest work published by Giuffrè: “Brand, industrial design and Made in Italy”, in the belief that trademark, patent, design and Made in Italy – of which my office provides enhancement and protection – represent the essential components of the company’s assets and the strategic asset of our SMEs. Companies that deserve, in the opinion of the writer, a necessary and final legislative action that is able to combine, synthesize and organize the discipline related to Made in Italy, guaranteeing Italian companies due protection and warranted compensation.

Italiano 

Gli elementi fondanti il concetto di “made in Italy” traggono origine da un insieme complesso di valori, rispetto ai quali si pongono come sintesi dinamica ed evolutiva. L’Italia, e quindi in via mediata il prodotto italiano, trova infatti innegabilmente il suo appeal oggettivo nelle suggestioni evocate da tutto ciò che la riguarda: la storia, l’arte e l’architettura create nei secoli, la cultura e l’eleganza, la sua geografia e i suoi abitanti.

Non ultima: la competenza produttiva intergenerazionale dei suoi artigiani. Il legislatore italiano, pur con un certo ritardo, sembra aver preso piena coscienza tanto dell’estremo valore ed attualità anche sul piano strategico-imprenditoriale di ciò che quindi intrinsecamente rappresenta il “Made in Italy”, quanto dell’attuale improrogabile esigenza di fornire tutela e valorizzazione al prodotto italiano di effettiva qualità. A tal riguardo, deve rilevarsi come negli ultimi dieci anni si siano succeduti numerosi interventi in materia, certamente apprezzabili nelle finalità e nella ratio, ma di complessa applicazione e coordinamento con differenti disposizioni nazionali e comunitarie. Temi che ho avuto modo di approfondire nella mia ultima pubblicazione edita da Giuffrè “Brand, industrial design e Made in Italy”, nella convinzione che marchi, brevetti, design e Made in Italy – della cui valorizzazione e tutela la mia struttura si occupa da sempre – costituiscano la componente essenziale del patrimonio aziendale ed il vero asset strategico delle nostre PMI.

Aziende che meritano, a parere di chi scrive, un necessario e conclusivo intervento legislativo che possa unire, sintetizzare ed organizzare sistematicamente la disciplina in tema di Made in Italy garantendo alle imprese italiane la dovuta tutela e la meritata remunerazione.