By Maria Federica Giuliani – President of the Culture Council Committee for the City of Florence –

The City Council of Florence, gathered in a formal meeting in the Salone dei Cinquecento to grant honorary citizenship to Tatiana and Andra Bucci on Memorial Day. Born in Rijeka in a Jew-Catholic mixed family, they were confined at the age of 4 and 6 years old first in Risiera di San Sabba and later in the extermination camps of Auschwitz, serial numbers 76484 and 76489, where they remained from March 1944 until January 1945. Last March the National Council of ANED issued an appeal to save the Italian Memorial for Block 21 of Auschwitz, rightfully not wanting to give up on a monument of such high historical and moral value and let it be removed or overshadowed.

Tatiana and Andra Bucci with Dario Nardella, Mayor of Florence and Maria Federica Giuliani
Tatiana and Andra Bucci with Dario Nardella, Mayor of Florence and Maria Federica Giuliani

Always involved in “Memory journeys” with children from high schools, the Tuscan Region has immediately made itself available through the voice of President Enrico Rossi to welcome the Memorial and thanks to the efforts of Mayor Dario Nardella, Florence, Gold Medal for bravery, identified in the Ex3 in Gavinana, the exhibition center to host it. Now that the memorial has arrived in Florence there will be at least three million euros and twelve months needed to give life to what was already called the Memory Museum. Thinking about the essential value to preserve and keep alive the memory, thoughts have automatically led to those who have dedicated their own lives to ensure the horror lived in the extermination camps will not fall into the oblivion of time: Tatiana and Andra Bucci, key witnesses of a conscience that must not and will not be lost.

The importance of the testimony given in first person by the survivors of the extermination camps and its educational value for the younger generations is enormous. Thus was born the spontaneous proposal to give the Bucci sisters honorary citizenship, signed by the cultural committee that I preside, because the memory of it must be for all a cultural and historical reference point, even more necessary today when so many horrors are repeated and multiplied. “Memory is not an exhausting and ritual exercise, it is almost a mission and it certainly is exactly that for Tatiana and Andra Bucci that have lived things which we cannot even imagine and have decided to put at the disposal of all generations, young and less young, their experiences, sharing with us values that are the basis of freedom and its re-conquest” said Mayor Dario Nardella. Therefore we are tremendously grateful that we were able to create from their personal experience as young deported girls to one of the most notorious extermination camps, a heritage to share with the community, “as long as our strength allows us to”, in order to pass on their testimony. Tatiana and Andra Bucci said: “A heartfelt thank you for allowing us to experience unforgettable moments. To walk into the Salone dei Cinquecento to the event dedicated to us has not only honored us but also moved us in a way that we cannot even begin to describe”.
Italiano

Il Consiglio Comunale di Firenze, riunito in seduta solenne nel Salone dei Cinquecento, ha conferito la cittadinanza onoraria a Tatiana ed Andra Bucci nella Giornata della Memoria. Nate a Fiume da famiglia mista ebreo-cattolica, sono state internate all’età di 4 e 6 anni prima nella Risiera di San Sabba e successivamente nei campi di sterminio di Auschwitz, matricola 76484 e 76489, dove sono rimaste dal marzo 1944 al gennaio 1945. Era lo scorso marzo quando il Consiglio Nazionale dell’ANED lanciò un appello per salvare il Memoriale italiano del Block 21 di Auschwitz, non rassegnandosi, giustamente, al fatto che un monumento con un così alto valore storico e morale fosse rimosso e oscurato. Da sempre impegnata nei “Viaggi della memoria” con i ragazzi delle scuole superiori, la Regione Toscana si è subito resa disponibile per voce del Presidente Enrico Rossi ad accogliere il Memoriale e grazie all’impegno del Sindaco Dario Nardella, Firenze, Medaglia d’Oro al valor militare, ha individuato nell’Ex3 a Gavinana il centro espositivo per ospitarlo. Ora che il memoriale è arrivato a Firenze saranno necessari almeno dodici mesi e circa tre milioni di euro per dar vita a quello che è stato già definito il Museo della Memoria. Pensando al valore imprescindibile di conservare e tenere viva la memoria, automatico è stato il pensiero a chi ha dedicato la propria vita affinché l’orrore dei campi di sterminio non cadesse nell’oblio del tempo: Tatiana ed Andra Bucci, testimoni fondamentali di una coscienza che non deve e non vuole andare persa. Enorme l’importanza della testimonianza resa in prima persona dei sopravvissuti dai campi di sterminio e del valore educativo che ciò ha nei confronti delle giovani generazioni. Così è nata spontanea la proposta per conferire alle sorelle Bucci la cittadinanza onoraria, sottoscritta dalla commissione cultura che presiedo, perché la memoria deve essere per tutti un punto di riferimento storico e culturale, oggi ancor più necessaria davanti a tanti orrori che si ripetono e si moltiplicano. “La memoria non è un esercizio stanco e rituale, è quasi una missione e lo è certamente per Tatiana e Andra Bucci che hanno vissuto ciò che non possiamo immaginare e hanno deciso di mettere a disposizione di tutte le generazioni, giovani e meno giovani, la loro esperienza, condividendo con noi i valori che sono alla base della libertà e della sua riconquista”, ha detto il sindaco Dario Nardella. Siamo quindi loro immensamente grati per aver fatto della loro personale esperienza di giovanissime deportate in uno dei più tristemente noti campi di sterminio, un patrimonio da condividere con la collettività, “finché le forze lo permetteranno”, al fine di tramandare la propria testimonianza. Tatiana e Andra Bucci hanno espresso “Un sentito ringraziamento per averci fatto vivere momenti indimenticabili. Entrare nel Salone dei Cinquecento per l’evento a noi dedicato non ci ha soltanto onorato ma commosso in un modo che non possiamo descrivere”.