The superb meridian that adorns the forecourt of the History of Science Museum was unveiled in 2008 and celebrates the combination of tradition (of which the museum is the custodian) and modernity.
The signs of the zodiac in glass are laid out in the ground along a calibrated copper standard that runs for fifteen meters from the Arno parapet (where the summer solstice is marked) to the museum entrance (where the winter solstice is marked).

As well as functioning as a calendar, the instrument can also function as a solar clock, thanks to the calibrations in the metal. The gnomon, in fact, stands 6.19 metres high and consists of a double blade of bronze which rises from a water basin bordered with a wind rose.

Another traditional feature is the inclusion of a zoomorphic submeridian; the gnomon, in the form of a lizard’s tail, indicates the exact moment when the sun is at its highest point. At night, the entire instrument is lit up, making it a feature of the city’s urban landscape. The museum itself houses both a permanent collection and temporary exhibitions on specific themes. The former include some unique pieces: sundials, astrolabes, solar clocks, nocturnal clocks, compasses, armillary spheres, and several of Galileo’s original instruments (including his famous first spyglass). The library and research centre underline this institution’s importance as a custodian of Florence’s past as a centre of scientific enquiry.

Piazza de’ Giudici, 1
www.museogalileo.it

Opening times
The Museum is open every day including Sundays and holidays except for 1 January and 25 December

Mondays to Sundays 9.30 – 18.00 Tuesdays 9.30-13.00

Italiano

Sbaglia chi crede che gnomoni, sfere armillari e meridiane siano solo eredità del passato. Sul sagrato del Museo della Scienza, in Piazza de’ Giudici, ne è stata inaugurata una magnifica nel 2008, pare un monolite di arte contemporanea e simboleggia l’incontro tra la tradizione scientifica propria del museo e la modernità.
I segni dello zodiaco in vetro sono disposti sul suolo lungo graduazioni di rame che si stendono su 15 metri, dal parapetto dell’Arno, dov’è indicato il solstizio d’estate, fino all’ingresso del museo, dove spunta il solstizio d’inverno. Oltre alla funzione di calendario, lo strumento assicura la visualizzazione dell’ora su delle linee di rame al suolo. Lo gnomone, a un’altezza di 6,19 metri, è costituito da una doppia lama di bronzo e s’innalza da un bacino bordato da una rosa dei venti. Altro omaggio alla tradizione è rappresentato da una sotto-meridiana zoomorfa, con uno gnomone formato dalla coda di una lucertola: essa indica l’istante in cui il sole giunge all’apice. Di notte, lo strumento è abbellito da un dispositivo d’illuminazione che lo integra nel paesaggio urbano fiorentino notturno. Pochi sono consapevoli che si tratta non di un manufatto decorativo, ma di un apparecchio scientifico di misurazione, vero annuncio esterno delle collezioni permanenti del museo, che presentano quadranti, astrolabi, orologi solari e notturni, compassi, sfere armillari, bussole, così come gli strumenti originali di Galileo, tra i quali spicca la celebre prima lente alle quali fa da contemporaneo controcanto questa “ultima” meridiana.