The “Associazione Amici della Fondazione Spadolini Nuova Antologia”

The Spadolini Foundation, on the considerate request of numerous supporters, has given a new boost to the “Associazione Amici della Fondazione Spadolini Nuova Antologia”, renewing the Administration Board, strengthening the partnership and the direct participation of members, by defining ambitious programs. Founded in the aftermath of Giovanni Spadolini’s death and presided by Antonio Maccanico, general secretary at the Quirinale and Minister of the Republic, the Association has experienced a soft period after his death. President of this re-launching phase is Stefano Folli, the “dolphin” of Spadolini in journalism, columnist for La Repubblica; together with him on the Board are also, the President of the Italian Cooperatives Association (AGCI) Rosario Altieri, the former republican Parliamentary, the President of the Spadolini Foundation and – for support – publisher Roberto Marcori. Secretary, Silvia Rimondi.
The Association has a newsletter Da Pian dei Giullari which provides information about its own activities as well as those of the Foundation, directly welcoming proposals and ideas of individual members. Over the years the small, glorious semi-annual magazine, which was gratified in the pages of the Corriere della Sera by Gaetano Afeltra, published testimonies and contributions of people such as Mario Luzi and Claudio Magris, Carlo Azeglio Ciampi and Romano Prodi as well as others who identify with the cultural and ethical values that inspired the work of Giovanni Spadolini. It was precisely Mario Luzi, from the pages of the newsletter Da Pian dei Giullari, who in 2001 praised the great disciplinary depth of the foundations such as the Foundation Spadolini New Anthology, expressing hope “that these companies will be confirmed as true centers of study and therefore also of exchange, meetings and life that give a sense of life and joy”.
Among the goals of the Association, there are those to disseminate the magazine “Nuova Antologia”, the acknowledgement of the prizes for young people soliciting to participate, cultural events (conferences, study days, seminars) which the Association itself is promoting, in addition of acting as a “sounding board”, on the entire national territory. The busy schedule for 2017 foresees, among other an initiative of historical character (Correspondence of Giovanni Amendola 1925-1926) that will be held in Rome; an initiative about the constitutional law at Bologna; one on economic matters in Milan or Naples and the concluding one on international current affairs issues in Florence, in November.
For enrollment or any news related to the Association – which includes individual and circles upon application for membership – the www.assoamicispadolini.it website is being set up and the Associations Facebook page. Introducing to the members in the opening number (December 1999) the newsletter Da Pian dei Giullari reveals the ambition of “being able to become, with the help of friends and sympathizers, a living testimony of the ideals that are the very nature of the Foundation and our Association, in a historic moment of our country when it appears all the more necessary to reconnect wires and keep traditions alive, traditions that seem to be destined to disappear”. It is an ambition that has not lost its relevance even after twenty years.
Italiano
La Fondazione Spadolini, su premurosa richiesta di numerosi sostenitori, ha ridato slancio all’Associazione Amici della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, rinnovando il Consiglio di amministrazione, rafforzando il sodalizio e la diretta partecipazione dei soci, con la definizione di ambiziosi programmi. Sorta all’indomani della scomparsa di Giovanni Spadolini e presieduta da Antonio Maccanico, segretario generale al Quirinale e Ministro della Repubblica, l’Associazione ha conosciuto un periodo soft dopo la sua morte. Presidente di questa fase di rilancio è Stefano Folli, il “delfino” di Spadolini nel giornalismo, editorialista di La Repubblica; con lui, nel Consiglio, il presidente dell’Associazione delle Cooperative italiane (AGCI) Rosario Altieri, l’ex-parlamentare repubblicano Italico Santoro, il presidente della Fondazione Spadolini e – di supporto – l’editore Roberto Marcori. Segretaria, Silvia Rimondi.
L’Associazione si avvale di un bollettino Da Pian dei Giullari, che dà notizia delle attività proprie e della Fondazione, accogliendo direttamente proposte e idee dei singoli soci. Negli anni la piccola, gloriosa testata semestrale, che fu gratificata nelle pagine del Corriere della Sera da Gaetano Afeltra, ha pubblicato testimonianze e contribuiti di personaggi quali Mario Luzi e Claudio Magris, Carlo Azeglio Ciampi e Romano Prodi e di altri che si riconoscono nei valori culturali ed etici che ispirarono l’opera di Giovanni Spadolini.
Proprio Mario Luzi, dalle colonne del giornalino Da Pian dei Giullari, elogiando nel 2001 le fondazioni di grande spessore disciplinare, come la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, esprimeva l’auspicio “che queste imprese si confermino come veri centri di studio e dunque anche di scambi, di incontri e di vita che acquistino una buona dose di vivere e di allegria”. Fra gli scopi dell’Associazione, vi sono quelli di diffondere la rivista “Nuova Antologia”, la conoscenza dei premi per i giovani sollecitando la loro partecipazione, gli appuntamenti culturali (convegni, giornate di studio, seminari) di cui essa stessa si fa promotrice, oltre a fungere da “cassa di risonanza” nell’intero territorio nazionale. L’intenso programma per il 2017 prevede fra l’altro un’iniziativa di carattere storico (Carteggio di Giovanni Amendola 1925-1926) da tenersi a Roma; una nell’ambito del diritto costituzionale a Bologna; una in materia economica a Milano o a Napoli e quella conclusiva su problematiche internazionali di attualità a Firenze, nel mese di novembre. Per le modalità di iscrizione o per tutte le notizie relative all’Associazione – che accoglie singoli e circoli previa domanda di adesione – è in allestimento il sito www.assoamicispadolini.it e la pagina Facebook dell’Associazione.
Presentandosi agli associati nel numero di apertura (dicembre 1999) il bollettino Da Pian dei Giullari rivelava l’ambizione di “poter divenire, con l’aiuto degli amici e dei simpatizzanti, una testimonianza viva degli ideali che sono la natura stessa della Fondazione e della nostra Associazione, in un momento storico del nostro Paese in cui appare ancor più necessario riannodare fili e tenere vive le tradizioni che sembrano destinate a sparire”. È un’ambizione che non ha perduto vent’anni dopo la sua attualità.
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