L’Arco di Palmira, distrutto dall’Isis in Siria nel 2015, “rivivrà” a Firenze, in piazza della Signoria, duro monito contro ogni guerra e terrorismo. Sarà questo uno dei simboli che la città prepara per il G7 della cultura, l’appuntamento che porterà a Firenze dal 30 al 31 marzo 2017 i delegati ed i rappresentanti della cultura dei Grandi Paesi del mondo.

È la prima volta che viene dedicato un consesso al tema della cultura e ringraziamo il Ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, per aver scelto la nostra città per l’ospitalità: per Firenze si tratta di un onore e di una straordinaria opportunità di mostrare al mondo l’arte e i tesori che custodisce da secoli. La città sarà pronta ad accogliere i ministri e gli esponenti della cultura dei sette paesi con la sua arte, la sua cultura, la qualità e lo stile di vita che la contraddistinguono in tutto il mondo.

Nei luoghi più prestigiosi della città, a partire da Palazzo Vecchio, cuore politico e amministrativo, fino a Palazzo Pitti, ascolteremo esperti, tecnici e politici raccontare e spiegare come l’arte possa essere salvata e recuperata e come lottare perché uno dei nostri patrimoni più preziosi non vada disperso.

In occasione del G7 daremo il bentornato al Maestro Riccardo Muti, che sarà a Firenze per dirigere l’orchestra del Maggio Musicale per un doppio concerto, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio e al Teatro dell’Opera: un vero e proprio evento nell’evento che darà ulteriore prestigio all’appuntamento ministeriale. L’amministrazione inoltre, d’intesa con l’associazione “Muse”, con le varie realtà culturali presenti nel nostro territorio ed alcuni sponsor, ha organizzato un ricco programma di eventi collaterali che, a ridosso dell’appuntamento, coinvolgeranno cittadini e turisti. Oltre alla riproduzione dell’Arco di Palmira, ci saranno mostre, convegni, incontri: vogliamo insomma che questo G7 non resti confinato nei palazzi della politica ma possa essere vissuto dalla città e che diventi un appuntamento che coinvolga tutti nella discussione sulla conservazione e sulla salvaguardia dell’arte e della cultura, motore e anima essenziali della nostra vita e della nostra umanità.


*Salone dei Cinquecento Palazzo Vecchio, Firenze

Nel 1494 i fiorentini avevano cacciato i Medici dalla città e avevano proclamato una nuova Repubblica che prevedeva l’ampliamento della partecipazione al governo attraverso l’istituzione di un Gran Consiglio. Questa riforma rese necessaria la costruzione di una nuova aula più capiente della precedente. I membri del Gran Consiglio si riunivano a rotazione in gruppi di cinquecento e da questo deriva il nome del Salone. Quando Cosimo I decise di vivere nel Palazzo (nel 1540) lo trasformò nel fastoso Salone che vediamo oggi, utilizzandolo come luogo delle udienze pubbliche e fulcro della celebrazione della sua gloria. I lavori di ristrutturazione e decorazione della sala si protrassero fino al 1572, sotto la direzione di Baccio Bandinelli, Giuliano di Baccio d’Agnolo e successivamente Giorgio Vasari. Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia (tra il 1865 e il 1871) il Salone tornò a svolgere la sua originaria funzione di aula parlamentare, ospitando le sedute della Camera dei Deputati.


 

English

The Arch of Palmyra, destroyed by ISIS in Syria in 2015, “will reborn” in Piazza della Signoria in Florence as a strong warning against war and terrorism. This will be one of the symbols that the city prepares for the G7 of Culture, the event that will bring to Florence, from 30 to 31 March 2017, delegates and representatives of culture from the Great Countries of the world.

It’s the first time when a gathering is dedicated to the topic of culture and we would like to thank the Minister of Cultural Heritage and Tourism, Dario Franceschini, for choosing our city to host it: for the city of Florence it is an honor and a tremendous opportunity to show the world the art and treasures that have been preserved for centuries. The city will be ready to welcome the ministers and representatives of culture from the seven countries with its art, its culture, the quality and style of life that distinguishes it worldwide.

On March 30th and 31st, 2017, according to the Italian Cultural Heritage Minister,
Dario Franceschini,
the meeting of culture ministers from the G7 (Group of Seven) industrialized countries will focus on the protection of cultural heritage. It marks the first time that a G7 cultural summit has ever been organized

In the most prestigious places of the city, starting with Palazzo Vecchio, the administrative and political heart, to Palazzo Pitti, we will listen to experts, technicians and politicians recounting and explaining how art can be saved and retrieved and how to fight so that our most valued assets won’t be lost. On the occasion of the G7 Culture we will welcome back Maestro Riccardo Muti, who will be in Florence to conduct the Maggio Musicale orchestra for a double concert in the Salone dei Cinquecento at Palazzo Vecchio and at Teatro dell’Opera: a genuine event within event which will provide further prestige to the Ministerial appointment. Moreover, the administration, in agreement with the “Muse” association, with various cultural organizations and some sponsors present on our territory, organized a rich program of side events which, together with the main avent, includes both citizens and tourists. In addition to the reproduction of the Arch of Palmyra, there will be available exhibits, conventions, meetings: we want that this G7 Culture won’t remain confined to the palaces of politics but to also be felt by the city and to become an event that includes everyone in the discussion about conservation and the preservation of art and culture, essential engine and soul of our lives and humanity.