Dieci anni a Firenze non sono né pochi né tanti, diciamo che possono essere definiti un bagaglio di esperienze di medie dimensioni, non troppo ristretto da sentirsi ancora in un luogo nuovo, né troppo ampio da non avere più nulla da scoprire. Sono nato a Napoli, il che potrebbe anche interessarvi poco, ma forse acquista maggiore rilevanza se state leggendo un articolo che tratta di pizza napoletana.

A Firenze questo prodotto della tradizione della mia città, che viene fatto risalire fin all’Antico Egitto, è spesso maltrattato, vittima di un turismo mordi e fuggi (per quanto questo sia essenziale per l’ossatura economica e culturale di Firenze) e che non sempre dà un immagine adeguata di questo piatto, semplice e gustoso, ma ricco di sfumature che chi è napoletano come me è forse avvantaggiato nel percepire.

È vero che come Mel Brooks diceva “La pizza è come il sesso, quando è buona è buona, quando non è buona in fondo non è male lo stesso!” ma concedetemi, per così dire, che non tutti i partner sono uguali!

Non fraintendetemi, ci sono molte pizzerie buone a Firenze ma alla Buoneria, di cui qui vi parlo, ho risentito per la prima volta profumi e fragranze (non solo nella pizza) che ormai ero rassegnato a non poter trovare fuori da Napoli. La presentazione dello chef in particolare, ci ha inondato di sapori forti come la pizza fritta, la pizza all’aglio e la classica margherita, davvero degna della Regina da cui prende il nome. Anche l’offerta di pesce mi ha fatto quell’effetto di “aria di casa” e le crocchette, per forma e dimensioni extra-strong, meritano, a furor di popolo, di essere chiamate con il nome che hanno a Napoli, crocchè (al maschile mi raccomando!).

 

La richiesta economica della Buoneria è assolutamente in linea con la media delle pizzerie fiorentine e forse anche qualcosa in meno, a fronte però di un vero tour nella gastronomia napoletana. La cosa più pericolosa dell’essere ospiti alla Buoneria è la voglia che ti lascia di proseguire il viaggio dritti verso Napoli, dove ritrovare gli stessi profumi così ben evocati da questo ristorante.

Una nota sul parcheggio che, essendo il ristorante collocato alle Cascine, è davvero easy; in una Firenze fatta di stradine meravigliose ma anguste dove è molto difficile trovare parcheggio con le quattro ruote, è un importante valore aggiunto per il relax della serata.

Avete certamente il diritto di pensare che stia esagerando, ma come tutti i diritti porta con sé anche doveri: andare a verificare le mie parole tuffandovi in un vero trip nella cucina napoletana, vedrete che ringrazierete me e Florence is You!

Buoneria del Fosso Bandito

Angolo Viale F.lli Rosselli & Via del Fosso Macinante

Telefono 055 365500

info@buoneria.com

www.buoneria.com

www.fossobandito.com