YTALIA Energia Pensiero Bellezza - Tutto è connesso

In una delle volte della Basilica Superiore di Assisi, Cimabue ha scritto Ytalia a margine di una rappresentazione di città, sicuramente Roma, nella quale si riconoscono alcuni edifici: Castel Santangelo, forse San Pietro o San Giovanni in Laterano, il Pantheon, il Palazzo Senatorio e la torre dei Conti. La città eterna, vista dall’alto e racchiusa entro la cerchia di mura, rappresenta per quell’artista una primissima affermazione dell’esistenza della civiltà italiana, di cui sentirsi parte e farsi promotore. Con quella segnaletica, Cimabue sancisce che i confini nazionali – siamo tra il 1280 e il 1290 – sono prima artistici che politici, e che l’identità nazionale è fatta di cultura classica e umanistica, di bellezza pagana e spiritualità cristiana. Partendo dalla citazione medievale di Cimabue, e in concomitanza con lo svolgimento della 57° Biennale di Venezia, periodo di massima attenzione intorno al contemporaneo nel nostro paese, la città di Firenze ospita, dal 2 giungo al 1 ottobre, Ytalia, un’imponente mostra collettiva sull’arte italiana contemporanea, ideata e curata da Sergio Risaliti, che avrà il suo fulcro nella superba cornice di Forte di Belvedere, con opere di dodici artisti che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali e che sono stati, in molti casi, protagonisti assoluti, se non pionieri, del contemporaneo, e le cui opere sono esposte e collezionate nei grandi musei del mondo: Mario Merz, Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Alighiero Boetti Giulio Paolini, Gino De Dominicis, Remo Salvadori, Mimmo Paladino, Marco Bagnoli, Nunzio Domenico Bianchi. Il progetto, promosso dal Comune di Firenze e organizzato da Mus.e, nasce in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, l’Opera di Santa Croce e il Museo Marino Marini.
ENGLISH
In one of the vaults of the Basilica Superiore of Assisi, Cimabue wrote “Ytalia” at the margins of one representation of a city, certainly Rome, where some buildings are clearly recognizable: Castel Santangelo, perhaps San Pietro or San Giovanni in Laterano, the Pantheon, the Palazzo Senatorio and the Torre dei Conti. The eternal city, seen from above and enclosed within the circle of its walls, represents for the artist a very first statement of the existence of Italian civilization, of which to be a part and promoter. With that signage, Cimabue states that the National borders – we are between 1280 and 1290 – are first of all artistic and only after are political, and that the National identity is made up of classical and humanistic culture, pagan beauty and Christian spirituality. Starting from the medieval quotation of Cimabue and simultaneously with the 57th Venice Biennale, that is a period of special attention to the contemporary art in our country, from 2 June to 1 October Florence hosts “Ytalia”, an impressive collective exhibition on contemporary Italian art, designed and curated by Sergio Risaliti. This exhibit will be realized on the superb frame of Forte di Belvedere with works by twelve artists who have received international awards and who, in many cases, have been protagonists or real pioneers of contemporary art. Works of Mario Merz, Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Luciano Fabro, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Gino De Dominicis, Remo Salvadori, Mimmo Paladino, Marco Bagnoli, Nunzio Domenico Bianchi are exhibited and collected in the most important museums in the world. The project, promoted by the City of Florence and organized by Mus.e, is born in collaboration with the Uffizi Gallery, the Opera di Santa Croce and the Marino Marini Museum.
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