Il commissario Orhan, agente dei servizi segreti turchi del Mit, dislocato in polizia, si occupa di operazioni speciali tra Ankara e Istanbul. Deve indagare sull’attentato compiuto alla sinagoga di Istanbul nel settembre del 1986. La sua indagine avviene quando s’infiamma ulteriormente e senza sbocchi la guerra tra Iraq e Iran e si cerca un modus vivendi con i curdi. Mentre Orhan è sulle tracce degli attentatori, tre giovani italiani arrivano a Istanbul per condurre in porto un’operazione di salvataggio su cui Ankara vuol vedere chiaro: un numero imprecisato di caldei sta scappando, a ondate, da Mossul e Bagdad e dopo uno sfortunato ingresso in Turchia viene rimandato oltre frontiera da dove cerca di rientrare. I destini di Orhan, dei tre italiani e dei caldei prima si sfiorano a Diyarbakir e poi s’incrociano al confine turco-iracheno, tra le cittadine di Hakkari e Uludere. Mentre la guerra incendia Iraq e Iran e la Turchia sorveglia le frontiere, il destino dei caldei è sospeso tra la tenacia dei tre italiani e l’attendismo prudente delle autorità, fino a uno scontro armato nel Kurdistan iracheno che potrebbe far saltare tutto. Ma Orhan… L’idea di “Esodo in ombra”, di cui “svelo” qui una parte della trama, è maturata nell’estate del 2011 ed era quella di scrivere un romanzo storico e corale, uscendo dallo schema dell’“eroe” che trascina gli altri.

La vita stessa dice che i fatti sono frutto di convergenze con elementi che prevalgono, certo, ma che sono in ogni caso parte del tutto. Avevo a disposizione alcuni diari di viaggio e documenti, che mi hanno fornito percorsi, volti, storie, da collocare nel contesto geopolitico di allora ma col vantaggio di poter rileggere il passato con le acquisizioni successive (lo scandalo della Bnl, lo scambio Iran-Contras, il supercannone iracheno e il blocco a Talamone). Il grande dramma di questi anni in Siria, il radicalismo che ha devastato questo Paese e l’Iraq, ha colpito nuovamente la gloriosa e biblica Ninive, abitata dai cristiani caldei, costretti come altri popoli a lasciare la loro terre e a farlo a diverse ondate, provocate da rivolgimenti che si sono come accaniti su di loro. Ma la vita resiste e cerca altri approdi.

Michele Brancale (1966) vive e lavora a Firenze. Ha scritto le raccolte di poesie La fontana d’acciaio (2007, Polistampa), Salmi metropolitani (2009, Edizioni del Leone, pref. di A. Tabucchi), La perla di Lolek (2011, Giuliano Ladolfi Editore) e A regime di brezza mite (2012, plaquette per Lucaniart), Rosa dei Tempi per Passigli, finalista al Premio letterario Camaiore. Ha scritto i racconti Soave e invecchiato (2007, Polistampa) e Il braccialetto di Toledo (2012, Giuliano Ladolfi Editore), con le illustrazioni di Paolo Penko, e partecipato alle antologie Sotto la lente (2008, Perrone Lab), Il Panettone (Romano, 2012), Decameron 2013 (Felici Editore).

Titolo: Esodo in ombra
Autore: Brancale Michele
Editore: Giuliano Ladolfi EditorePrezzo: euro 12,00
Collana: Rubino
ISBN: 978-88-6644-278-3
Anno di Edizione: 2016
Caratteristiche: 226 pagine
Distribuzione: Libro Co. Italia S.r.l