Il 18 ottobre 2019, dopo cinque anni di lavori, ha riaperto al pubblico il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, completamente rinnovato e riallestito.

L’Opera della Primaziale Pisana ha affidato la realizzazione del nuovo percorso museale a studiosi e restauratori guidati dal professor Marco Collareta (Università degli Studi di Pisa) mentre gli studi di architettura di Adolfo Natalini e di Magni&Guicciardini, coordinati dall’ingegner Giuseppe Bentivoglio, hanno delineato il suggestivo allestimento che oggi lo caratterizza, ripensato nei criteri espositivi così da restituire al meglio la valenza originaria delle opere e dei monumenti da cui provengono e, al contempo, reso di più facile e immediata lettura, in linea con i più moderni standard di fruizione museale. L’etimologia stessa della parola “museo” ci riporta al termine greco “museion” e alle Muse che, come racconta Esiodo nella Teogonia, nacquero dall’unione tra Zeus e Mnemosyne, la dea della memoria; come sottolinea Adolfo Natalini “ogni museo è una casa della memoria ma anche della speranza, perché ci permette di riconoscerci in coloro che ci hanno preceduto e di trasmettere i loro e i nostri valori a quelli che verranno. I musei d’arte sono la casa della bellezza, ma un museo come quello del Duomo ci rimanda a una bellezza spirituale”.

Spinello Aretino, Tre Santi, 1395, tempera e olio su tavola (dalla Cattedrale)
Ph Nicola Gronchi per Opera della Primaziale Pisana

Il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa venne inaugurato nel 1986 nell’antico Seminario Vescovile per rendere comprensibile lo sviluppo dell’arte pisana e, in particolare, della scultura medievale nel secolare cantiere di Piazza dei Miracoli; si sviluppa su 3.000 mq interni, disposti su due piani, su una porzione del porticato esterno e accoglie 380 opere, suddivise in 26 sezioni. Il Museo raccoglie capolavori e memorie provenienti dai monumenti della Piazza, opere che sono espressione della devozione e della magnificenza di Pisa a partire dal XII secolo, quando la città era una potente e ricca Repubblica marinara nella quale si sono incontrate culture artistiche diverse, da quelle d’oltralpe a quelle islamiche; ma è nel XIII secolo, con l’arrivo di Nicola Pisano, che inizia a Pisa, nell’ambito della scultura, una stagione di sperimentazione che culminerà nel Rinascimento. La disposizione delle opere non è soltanto cronologica ma procede per monumento e luogo di appartenenza, così da raccontare non solo la storia di ogni singola opera esposta, ma anche quella dell’intera Piazza e della sua genesi. Il percorso museale si arricchisce di importanti opere appena restaurate, tra queste il Trittico della Madonna in trono e santi, realizzata da Spinello Aretino con la tecnica della tempera e oro su tavola, e la corona, lo scettro, il globo e un raffinatissimo drappo dell’Imperatore Enrico VII, recuperati nel 2014 in occasione della ricognizione della sua tomba, di un accurato apparato didascalico e di postazioni multimediali realizzate dal laboratorio PERCRO della Scuola Sant’Anna di Pisa, diretto dal prof. Massimo Bergamasco. Conclude la visita del Museo lo splendido chiostro che si affaccia sul Campanile, che conserva al piano terra le statue raffiguranti la Madonna con Bambino, gli Evangelisti e i Profeti scolpiti da Giovanni Pisano per il Battistero. Nella parte superiore del chiostro si trova il bar/caffetteria che si affaccia sulla Piazza, all’ingresso è allestito un moderno book-shop e l’auditorium è stato dotato di nuovi impianti audiovisivi e corpi illuminanti. Durante il mese di novembre, ogni martedì, alle ore 10.30 e alle ore 17.30, sarà possibile prenotare una visita guidata gratuita. Per usufruire del servizio è necessario prenotarsi via email all’indirizzo mod@opapisa.it e attendere mail di conferma da parte della Segreteria dell’Opera della Primaziale Pisana entro il giorno antecedente la visita.

Giovanni Pisano, Madonna eburnea, 1299 particolare

ENGLISH
The Museum of the Opera del Duomo of Pisa
The new layout tells the story of the centuries-old building site in Piazza dei Miracoli

On October 18, 2019, after five years of works, the Museum of the Opera del Duomo of Pisa reopened to the public, entirely renewed and refurbished. The Opera della Primaziale Pisana has entrusted the realization of its new museum itinerary to scholars and restorers, guided by professor Marco Collareta (University of Pisa), while the architecture firms of Adolfo Natalini and Magni&Guicciardini, coordinated by engineer Giuseppe Bentivoglio, defined its characteristic and evocative layout, redesigned in its exposition criteria in order to restore the original significance of the works and of the monuments from which they come from, and, at the same time, made more easy and immediate to understand, in line with the modern standards of museum fruition. The etymology of the word “museum” itself brings us back to the Greek term “museion” and to the Muses, who, as told by Hesiod in Theogony, are born by the union between Zeus and Mnemosyne, the goddess of memory; as highlighted by Adolfo Natalini “every museum is the home for memory and also of hope, as it allows us to recognize ourselves in those who have preceded us and to transmit their and our values to those who will come. Art museums are the keepers of beauty, but a museum like that of the Duomo takes us back to a spiritual beauty.” The Museum of the Opera del Duomo of Pisa was inaugurated in 1986, in the ancient Episcopal Seminary, for the sake of comprehending the development of Pisa’s art and, in particular, of the medieval sculpture in the centuries-old construction site of Piazza dei Miracoli; it develops along an indoor structure of 3,000 square metres, arranged on two floors, on a portion of the outside colonnade, and hosts 380 works, divided into 26 sections. The Museum gathers masterpieces and memories deriving from the square’s monuments, works that are the expression of the devotion and magnificence of Pisa, starting from the 12th century, when the city was a powerful and rich Marine Republic, where different artistic cultures have met, from beyond the Alps to Islamic ones; however, it’s during the 13th century, with the arrival of Nicola Pisano, that Pisa marks the beginning of a moment of experimentation, in the field of sculpture, which culminated with the Renaissance.

Biduino, Capitello con protomi umani e animali, ultimi decenni del XII secolo
(dalla Torre), particolare

The layout of the works isn’t just chronological, but proceeds according to the different monuments and the place of belonging, in order to envelop not just the story of every exposed artwork, but also that of the entire Piazza and of its genesis. The museum itinerary is enriched by important recently restored works, among which the Triptych of Madonna enthroned with child and saints, realized by Spinello Aretino with the technique of tempera and gold on canvas, and the crown, the sceptre, the globe and a very refined drape of Emperor Henry VII, recovered in 2014 in occasion of the exploration of his tomb, as well as a system of captions and of multimedia posts realized by the PERCRO laboratory of the Sant’Anna School in Pisa, directed by prof. Massimo Bergamasco. The visit of the Museum ends with the splendid cloister facing the bell tower, which still preserves on its ground floor the statues portraying the Madonna with the Child, the Evangelists and the Prophets, sculpted by Giovanni Pisano for the Baptistery. In the superior section of the cloister, there is a bar/cafe that overlooks onto the Piazza, the entrance features a modern bookshop, and the auditorium has been equipped with new audio-visual and lighting systems. During the month of November, every Tuesday, at 10:30am and at 5:30pm, it’s possible to book a free, guided tour. To use this service, it’s necessary to book via email at the following address: mod@opapisa.it, and wait for a confirmation email by the Secretary of the Opera of the Primaziale Pisana by the day before the visit.