Donato al Corteo Storico Fiorentino l’abito de ‘La Bella di Tiziano’, realizzato durante corso di sartoria a Spazio Nota I gioielli sono stati realizzati dalla Bottega Orafa Penko

Il Corteo storico della Repubblica Fiorentina è nato per i festeggiamenti relativi al quattrocentesimo anniversario della Partita dell’assedio, la storica partita che si giocò il 17 febbraio 1530 durante l’assedio di Firenze ad opera delle truppe dell’imperatore Carlo V. Il corteo storico è una realtà molto importante nella vita di Firenze e con abiti di tradizione cinquecentesca sfila per le strade cittadine in occasione di numerose manifestazioni legate alle tradizioni popolari fiorentine e accompagna imponente e suggestivo le squadre dei Calcianti per le partite del Calcio Storico, in Piazza di Santa Croce.
Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina si è strutturato ed ha introdotto le figure femminili in modo permanente negli anni ’80 ed è a questo periodo che risalgono i primi abiti delle Madonne Fiorentine, ispirati ai quadri di personaggi rinascimentali illustri e influenti a Firenze. Il dipinto ‘La Bella di Tiziano’, sconosciuta nobildonna raffigurata da Tiziano in un quadro della metà del Cinquecento, dopo essere giunto a Firenze al seguito di Vittoria della Rovere, quinta Granduchessa di Toscana, è oggi esposto alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti. L’abito così realizzato, costituisce una rivisitazione fedele del dipinto ed è indossato dalla Capogruppo delle Madonne fiorentine, Natascha Ferrucci. L’idea di realizzare un nuovo abito destinato alla capogruppo è nata dall’esigenza di attualizzare quello di oltre trent’anni fa, già più volte rimaneggiato per adattarlo alle diverse Madonne che l’hanno indossato, migliorandone alcune caratteristiche: un tessuto più leggero e traspirante, decorazioni fisse e una maggior armonia rispetto al resto del gruppo delle Madonne.
L’abito originale de ‘La Bella di Tiziano’ era formato da maniche removibili fermate attraverso fiocchi e lacci e dalla camicia allacciata, ma per esigenze di vestibilità, è stato semplificato in un pezzo unico. Il tessuto originale era damasco, qui sostituito con una stoffa misto seta più usabile nelle diverse stagioni. Il risultato è molto simile all’abito originale del dipinto.
Il sontuoso abito è stato realizzato durante il corso gratuito di sartoria che si è tenuto a Spazio Nota dall’8 al 13 marzo, promosso grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e Associazione Oma – Osservatorio dei Mestieri d’Arte. Durante il corso, a cui hanno preso parte 9 persone, perlopiù professionisti di età compresa tra i 29 e i 55 anni, sono stati cuciti e assemblati i pezzi dell’abito che erano stati tagliati in precedenza. La parte più complessa del lavoro è stata la realizzazione delle maniche, composte da circa 30 pezzi fra bordi di velluto, ricami, fiocchi e sbuffi, e del corpetto a cui si poteva lavorare soltanto a turni. L’abito è stato confezionato in tempi record, solo 4 giorni e mezzo di lavoro, anche grazie al livello avanzato delle partecipanti.
I gioielli, invece, sono stati realizzati dalla Bottega Orafa Penko, precisamente dal Maestro Riccardo Penko, e sono composti da orecchini in argento dorato, realizzati completamente a mano, secondo le antiche tecniche della tradizione orafa fiorentina. Il gioiello è composto da due lastre sovrapposte traforate a forma di petalo, sbalzate e incise, su cui poggia un castone smerlato che racchiude al suo interno un granato a taglio antico. La forma dell’orecchino richiama quella rappresentata nel dipinto de “La Bella di Tiziano“. Sia il pernio a forma di goccia che il castone ed i petali sono interamente decorati con la tecnica del penkato che conferisce luminosità all’opera. Infine l’orecchino termina con una perla dalla tonalità dorata, dalla forma sferica, abbracciata da elementi traforati e dorati. La catena a maglie intrecciate in lega dorata compone un motivo asimmetrico e irregolare, sia per il numero degli elementi che per la loro lunghezza. Le maglie sono lavorate con la tecnica del “cesoro”. La cintura in stoffa è stata impreziosita con sette cerchi dorati e traforati con motivi geometrici ispirati al Rinascimento. Ogni anello è diverso dall’altro per creare movimento all’intera cintura.
Alla consegna dell’abito erano presenti il consigliere speciale alle tradizioni popolari del Comune di Firenze, Michele Pierguidi, il direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, Filippo Giovannelli, la consigliera di Fondazione CR Firenze, Oliva Scaramuzzi, il vicepresidente dell’Associazione Oma, Giovanni Fossi. Sono intervenuti a presentare l’abito anche la docente del corso, la fashion designer Vittoria Valzania, e il Maestro Riccardo Penko che ha creato i gioielli che accompagnano il vestito. L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina.
“L’abito che è stato realizzato è un’opera di grande livello che va ad arricchire il patrimonio delle Tradizioni Popolari di Firenze“, ha affermato il presidente del Calcio Storico Fiorentino e consigliere speciale alle tradizioni popolari Michele Pierguidi – ed è un dono prezioso per dare risalto a una componente di primo piano del Corteo della Repubblica, quella delle Madonne Fiorentine. Siamo sempre impegnati nella valorizzazione e nel recupero dei nostri costumi e spero che la collaborazione con l’associazione Oma possa proseguire anche in futuro”.
“Un sincero ringraziamento a Fondazione CR Firenze, Associazione Oma e Spazio Nota per questa bellissima iniziativa che permette di sviluppare un aspetto fondamentale per il progetto rievocativo e ricostruttivo del Corteo Storico – prosegue il direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino Filippo Giovannelli – e per migliorare sensibilmente, sotto ogni punto di vista, la ricostruzione e la ricerca storica degli abiti dei nostri personaggi. È un punto determinante per l’elevazione della qualità rievocativa e performativa della nostra arte. La maestria degli artigiani coinvolti, a cui va il nostro plauso, è garanzia di alta qualità e di assoluta attinenza filologica dei materiali e delle tecniche di realizzazione”.
“La donazione di quest’abito – afferma la consigliera di Fondazione CR Firenze Oliva Scaramuzzi – acquista oggi un significato importante di valorizzazione delle tradizioni popolari in un momento in cui la pandemia ha limitato le manifestazioni rievocative che rappresentano il cuore pulsante della memoria storica. Questa iniziativa è stata un’occasione importante di specializzazione sul tema della sartoria che siamo lieti abbia riscontrato un grande interesse. È anche il segnale di un efficace lavoro di squadra fra le varie realtà del territorio per dare opportunità lavorative ai giovani. Siamo infatti consapevoli che il valore del nostro passato unito alla creatività propria delle nuove generazioni riescono a tramandare quella bellezza del fatto a mano che è una delle grandi risorse per la rinascita del Paese”.
“Ringrazio tutti i soggetti coinvolti in questa operazione ed in particolare la docente Vittoria Valzania e le sarte che hanno portato a termine questo sontuoso abito – afferma la vice presidente di Associazione Oma – Osservatorio dei Mestieri d’Arte Giovanni Fossi anche perché i mestieri d’arte stanno vivendo un momento difficile a causa della pandemia e l’approfondimento laboratoriale si presenta come una preziosa opportunità di crescita per i professionisti oppure di avvicinamento a nuove pratiche”.
ENGLISH
“La Bella” by Titian
A magnificent garment inspired to the famous painting by Titian was donated to the Historical Procession of the Florentine Republic
The jewels have been realized by the Penko goldsmith’s workshop
The Historic Procession of the Florentine Republic was born for the celebrations of the fourteenth anniversary of the Game of the Siege, the historical game played on February 17, 1530 during the siege of Florence by the troops of emperor Carl V. The Historic Procession is a very important reality of Florence, as it parades through the city streets wearing traditional sixteenth century costumes in occasion of several manifestations concerning the popular Florentine traditions, and also accompanies the teams of the Calcianti for the games of the Calcio Storico Fiorentino, in Piazza Santa Croce.
The Historic Procession of the Florentine Republic organized itself to include permanent female protagonists during the ‘80s, and it’s in this period that we see the first costumes of the Florentine Madonnas, inspired by the paintings of renowned and influential Florentine personalities of the Renaissance. The painting “La Bella” by Titian, an unfamiliar noblewoman depicted by the artist in an artwork from the mid-sixteenth century, after arriving in Florence with Vittoria della Rovere, fifth Grand Duchess of Tuscany, is now exhibited at the Palatine Gallery of Palazzo Pitti. The dress, as portrayed, represents a loyal revision of the painting and is worn by the group leader of the Florentine Madonnas, Natascha Ferrucci. The idea of realizing a new dress for the group leader emerged from the need to actualize the one designed over thirty years ago, already remodeled several times to adapt it to the different Madonnas that have worn it, improving some of its characteristics: a lighter and more breathable textile, fixed decorations, and a greater harmony compared to the other Madonnas.
The original dress of “La Bella” by Titian consisted of removable sleeves, kept in place using ribbons and laces, and of a laced shirt, although, for wearability reasons, it was simplified as a single piece. The original textile was damascus, now substituted with a mixed cloth made of silk, more ideal to be used in the different seasons. The result is very similar to the original garment of the painting.
The magnificent dress was realized during a free sartorial course held at Spazio Nota on March 8-13, promoted thanks to the contribution of the Foundation CR Firenze and the Oma Association – Observatory of Artistic Crafts. During the course, which saw the participation of 9 individuals, mainly professionals between the ages of 29 and 55, the pieces of the dress that had been previously cut were sown and assembled together. The most complex part of the project was the realization of the sleeves, composed of about 30 pieces between velvet hems, embroideries, ribbons and puffballs, and of the corset, on which it was possible to work only in turns. The dress was completed in record time: in just four days and a half, also thanks to the advanced level of the participants.
The jewels, instead, have been realized by the Penko goldsmith workshop, precisely by the Maestro Riccardo Penko, and consist of earrings in golden silver, realized entirely by hand, according to ancient techniques of the Florentine goldsmith tradition. The jewel presents two petal-shaped pierced, overlapped sheets, embossed and incised, on which sits a scalloped setting that encloses an ancient-cut garnet. The shape of the earring recalls the one represented in the painting of “La Bella” by Titian. The drop-shaped pin, the setting and the petals are entirely decorated using the “Penkoed” technique, which confers a certain brightness to the work. Finally, the earring ends with a sphere-shaped, golden pearl, embraced by pierced and golden elements. The hand-braided mesh chain in golden alloy composes an asymmetrical and irregular motif, both for the number of elements and for their length. The mesh is designed using the technique of the “cesoro”. The cloth belt has been embellished with seven golden circles, perforated with geometric patterns inspired to the Renaissance. Each ring is different from the others, creating movement in the entire belt.
Several public officials were present at the consignment of the dress, including the special counsellor to the popular traditions of the City of Florence, Michele Pierguidi, the director of the Historic Procession of the Florentine Republic and of the Calcio Storico Fiorentino, Filippo Giovannelli, the councilwoman of the Foundation CR Firenze, Olivia Scaramuzzi, and the vice president of the Oma Association, Giovanni Fossi. The dress was presented by the instructor of the course, fashion designer Vittoria Valzania, and by the Maestro Riccardo Penko, who created the jewels that accompanied the dress. The initiative has been realized with the support of the City of Florence and in collaboration with the Historic Procession of the Florentine Republic.
“The dress is a great artisanal work that goes to enrich the heritage of the Popular Traditions of Florence, – said the president of the Calcio Storico Fiorentino and special councilman to the popular traditions, Michele Pierguidi – and it’s a precious gift that highlights an important component of the Procession of the Republic: the Florentine Madonnas. We are always committed to enhancing and recuperating our traditions, and I hope that the collaboration with the Oma Association can continue even in the future.”
“A sincere thank you goes to Foundation CR Firenze, Oma Association and Spazio Nota for this great initiative, which allows the development of a fundamental aspect for the reminiscent and restorative project of the Historic Procession – continued Filippo Giovannelli, director of the Historic Procession of the Florentine Republic and of the Calcio Storico Fiorentino – and to sensibly improve, under every aspect, the reconstruction and historical research of the dresses of our characters. It’s a determining point for the elevation of the reminiscent and performative quality of our art. The mastery of the artisans involved, whom we applaud, is a guarantee of high quality and of the absolute philological relevance of the materials and of the realization techniques.”
“Today, the donation of this dress – said the councilwoman of the Foundation CR Firenze Olivia Scaramuzzi – acquires an important meaning of enhancement of popular traditions in a moment in which the pandemic has limited the folklore events that represent the pulsing heart of historic memory. This initiative has been an important occasion to specialize on the topic of dressmaking, which has found a great interest. It is also the sign of an efficient teamwork among the different realities of the territory to provide working opportunities to young individuals. In fact, we are conscious that the value of our past, together with the creative talent of the new generations, can pass on that beauty of handmade craftsmanship, which is one of the greatest resources for the rebirth of our Country.”
“I thank all of those involved in this operation and, in particular, the instructor Vittoria Valzania and the seamstresses that worked on the realization of this magnificent garment – affirmed the vice president of the Oma Association – Observatory of Artistic Crafts Giovanni Fossi – also because artistic professions are living tough times due to the pandemic and these in-depth workshops become a precious opportunity for professional growth, or even an occasion to experiment with new practices.”
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