In un momento storico dai tratti ancora poco nitidi in merito ai prossimi mesi e all’arte che sarà possibile progettare e fruire negli spazi espositivi tradizionali a causa del permanere delle misure eccezionali adottate per far fronte all’emergenza sanitaria ancora in atto, Palazzo Strozzi accende l’interesse degli addetti ai lavori e del pubblico con una nuova installazione “site specific”, in seguito al successo tributato fino a febbraio scorso all’opera luminosa dell’artista italiana Marinella Senatore, “We Rise by Lifting Others”, collocata all’interno del cortile del Palazzo. Se la Senatore era stata invitata ad esporre una riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione in un’epoca in cui il concetto di distanziamento sociale inevitabilmente condiziona la vita quotidiana di tutte le persone, l’iniziativa dell’artista francese JR, realizzata con il patrocinio dell’Institut français Firenze e la collaborazione al progetto della Galleria Continua, reinterpreta la facciata di un simbolo del Rinascimento a Firenze con l’opera dal titolo “La Ferita”, al fine di riflettere sull’accessibilità (e non accessibilità) ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19. Dal 19 marzo, quando è stata svelata la nuova “fisionomia” della facciata, dove è innestata l’opera di JR, incessante è stato il passaggio delle persone che, incuriosite, disorientate, sorridenti, sorprese, compiaciute, si trattengono di fronte al Palazzo per l’immancabile foto. Ciascuno commenta a modo suo, ma sembra piacere a tutti, questo è indiscutibile. In effetti è un’immagine bella, raffinata, simbolica, anche se non per questo meno dolorosa. 

photo Ela Bialkowska

JR è l’artista francese più famoso al mondo e questa sua installazione fa parte di Palazzo Strozzi Future Art, un nuovo programma promosso dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con Andy Bianchedi, in memoria di Hillary Merkus Recordati. L’obiettivo è creare una piattaforma per l’arte del presente, che definisca precisi valori di riferimento per il rilancio del sistema culturale: promozione della creatività, coinvolgimento del pubblico e sostegno alle nuove generazioni. Questo sarà il leit motiv delle iniziative che vedranno susseguirsi a Palazzo Strozzi artisti contemporanei italiani e internazionali. L’opera di JR è monumentale, alta 28 metri e larga 33 metri, si presenta immediatamente come uno squarcio visivo sulla facciata del Palazzo e ritrae uno spazio interno, reale e immaginario, al contempo. L’opera è realizzata con un collage fotografico, è un’anamorfosi, cioè un gioco illusionistico in cui, se osserviamo da un preciso punto di vista, si schiudono davanti ai nostri occhi diversi ambienti di Palazzo Strozzi: il colonnato del cortile, un’immaginaria sala espositiva e una biblioteca. Un inedito trompe l’œil che consente la figurazione di una profondità che oltrepassa la struttura muraria. Un innesto ben riuscito, un inedito trompe l’œil e un’immagine resa forse ancora più suggestiva dal bianco e nero tipico dello stile dell’artista. Vi sono inserite opere iconiche del patrimonio artistico fiorentino e la biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, attraverso le quali JR intende far riflettere sull’accessibilità a Palazzo Strozzi ma non solo, semmai a tutti i luoghi della cultura costretti nell’epoca del Covid-19, a chiudersi ai visitatori. Palazzo Strozzi diviene il palcoscenico di questa “ferita” che accumuna tutte le istituzioni culturali italiane e non solo: musei, biblioteche, cinema, teatri, costretti a non poter far accedere il pubblico nei propri spazi. Le opere di JR uniscono fotografia e street art creando monumentali interventi di arte pubblica nelle città di tutto il mondo, dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi, in California. A Firenze JR opera una contaminazione con la storia dell’arte, con riferimenti che spaziano dal Rinascimento all’epoca moderna, soprattutto al “rovinismo”, la tendenza diffusasi nel Settecento in cui le rovine degli antichi edifici venivano presentate come testimonianza di un passato glorioso in una drammatica riflessione sul destino dell’Uomo. 

photo Ela Bialkowska

Si potrebbe considerare quasi un atto voyeristico quello di guardare “dentro” Palazzo Strozzi proprio adesso che non è possibile farlo, con l’intento di scoprire o immaginare ciò che non può essere visto. Inoltre, in questo gesto che interrompe le consuete prospettive del Palazzo, si può ravvisare le rappresentazioni pittoriche illusive in auge dal Cinquecento, quando applicando sulle pareti gli studi prospettici, si consentiva la figurazione di una profondità che andava oltre la struttura propriamente architettonica. In concomitanta con “La Ferita”, Palazzo Strozzi propone un esteso programma di appuntamenti online rivolti al pubblico, iniziative speciali per le famiglie e le scuole con l’intento di far conoscere meglio il lavoro dell’artista francese e interagire con l’opera anche a distanza. 

“Palazzo Strozzi Future Art – sottolinea Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – grazie al sostegno di Andy Bianchedi, permetterà lo sviluppo di importanti progetti con artisti contemporanei italiani e internazionali. Palazzo Strozzi si distingue per la volontà di creare un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso il coinvolgimento di artisti che sanno interpretare il presente. La scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione”. Sono orgoglioso di supportare il progetto Palazzo Strozzi Future Art che prende il suo avvio con la straordinaria installazione di un artista creativo come JR – dichiara Andy Bianchedi – Mia madre Hillary Merkus Recordati amava l’arte e adorava Firenze; questa installazione vuole quindi essere solo l’inizio di una collaborazione di qualità con la Fondazione Palazzo Strozzi per progetti e iniziative sempre più importanti”.

photo Ela Bialkowska