Dopo un anno di lavoro e grazie al sostegno finanziario dei Friends of Florence, il restauro della “Pala di Bosco ai Frati” di Beato Angelico è finalmente terminato. L’opera è certamente uno dei grandi capolavori realizzati dal frate domenicano che la eseguì verosimilmente negli anni tra il 1450 e il 1452. Le puliture aggressive realizzate in passato avevano lasciato conseguenze, danneggiando la rappresentazione di alcuni personaggi, le fisionomie dei santi Antonio da Padova e Pietro martire alle estremità laterali della tavola, ma anche taluni elementi architettonici e di paesaggio apparivano compromessi. Il meticoloso restauro, eseguito da Lucia Biondi, ha permesso al dipinto di riacquistare i suoi valori pittorici, soprattutto in termini di trasparenza e luminosità. I colori hanno recuperato la loro vividezza, appaiono chiari, tanto che in alcune parti è visibile il disegno preparatorio. Al centro della composizione siede la Vergine, alle sue spalle un fastoso drappo dorato dal gusto “bizantino”, ai suoi lati gli angeli e i santi. La bellezza dell’opera riflette anche lo stretto legame tra Beato Angelico e la famiglia Medici, soprattutto con Cosimo il Vecchio, che fu probabilmente il committente dell’opera, eseguita per la chiesa del convento francescano di Bosco ai Frati, nel Mugello, che era luogo d’origine dell’illustre famiglia di mecenati. Anche l’utilizzo di materiali e pigmenti molto costosi, come l’oro zecchino e lapislazzuli, confermano l’importanza della commissione. L’opera è stata collocata nella sala che il museo ha dedicato a Beato Angelico, che accoglie le tavole monumentali, i dipinti di dimensioni minori, le predelle e i reliquiari.

ENGLISH
The “Altarpiece of Bosco ai Frati” by Beato Angelico
After a year-long restoration, the piece is back
in San Marco’s Museum

After a year of work and thanks to the financial support of Friends of Florence, the restoration of the “Altarpiece of Bosco ai Frati” by Beato Angelico is finally over. This work is certainly one of the greatest masterpieces produced by the Dominican monk and was likely executed between 1450 and 1452. The aggressive cleanings made in the past left some harmful consequences, such as damage to some of the characters. The physiognomies of Saint Anthony from Padua and Saint Peter Martyr, who are placed at lateral ends of the piece, appeared to be spoiled alongside some elements of the architecture and landscape. The meticulous restoration performed by Lucia Biondi allowed the painting to regain its pictural values, especially in terms of transparency and brightness. The colours recovered their vividness, appearing so clearly that in some parts we could even observe the piece’s initial preparatory drawings. At the centre of the piece is the Virgin, behind her is a sumptuous golden cloth with a Byzantine quality and by her side are angels and saints. The beauty of the piece also reflects the close bond between Beato Angelico and the Medici family, especially his relationship with Cosimo the Elder, who was probably the commissioner of this piece. This work was destined for the church of the Franciscan convent of Bosco ai Frati in Mugello, also the place of origin of this illustrious family of patrons. Further, the use of these materials and the very expensive pigments such as pure gold and lapis lazuli enhance the importance of this commission. This piece has been installed in the room that the museum dedicated to Beato Angelico which also contains monumental works, smaller-sized paintings, alongside the predellas and reliquaries.