In occasione del cinquantesimo anniversario delle esposizioni organizzate negli Horti Leonini, il meraviglioso giardino sorto intorno al 1581 su un terreno che fu di Francesco I de’ Medici e situato nel centro storico di San Quirico d’Orcia, in provincia di Siena, il protagonista dell’edizione 2021 è lo scultore Helidon Xhixha, artista italo-albanese di fama internazionale. Forme nel Verde è la più longeva Mostra Internazionale di Scultura all’aperto d’Italia, nata nel 1971, da un’idea di Mario Guidotti. Nel corso del tempo vi hanno esposto artisti del calibro di Arnaldo Pomodoro, Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Yoshin Ogata, e l’edizione 2021, con la direzione artistica di Carlo Pizzichini, si preannuncia particolarmente ricca di eventi. Reflexes, sculture di luce, curata da Klodian Dedja, si confronta con la natura lussureggiante della Toscana: le opere si innestano in luoghi caratteristici del paesaggio senese, ricco di peculiarità storiche e paesaggistiche celebrate dai pittori della Scuola Senese fiorita durante il Rinascimento, e più precisamente nella Val d’Orcia, inserita nel 2004 tra i siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO; così un grande “Iceberg” in acciaio inox galleggia nella vasca termale di Bagno Vignoni, piazza Chigi di San Quirico d’Orcia ospita “Satellite”, altre cinque grandi sculture sono collocate negli Horti Leonini, “Conoscenza” e “Abbraccio di Luce” a Santa Maria in Vitaleta, “Ionic Column” ha come sfondo una vera e propria cartolina, un’icona indiscussa dell’immagine della Toscana e dell’Italia nel mondo, ovvero i Cipressini situati lungo la via Cassia e, infine, seguendo l’antico percorso della via Francigena, l’esposizione arriva a Siena, in Piazza del Duomo, dove si erge “Getto di Luce”.

Ionic Column, Cipressini

Un ideale percorso compiuto dalle sculture che ripercorrono un viaggio spirituale, un vero e proprio pellegrinaggio, coerentemente anche con il ruolo storicamente ricoperto da San Quirico che, fin dal 990, come attestato dal diario di viaggio dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico, era un’importante “statio” della via Francigena, perché di lì a poco si entrava nello Stato della Chiesa. Un progetto affascinante di mostra diffusa che assume un’allure ancor più speciale proprio per il dialogo che s’instaura con il paesaggio e che si riflette sulle superfici specchiate delle opere: monumentali forme in acciaio lucido e levigato modellano la luce, finendo per plasmarla in un coinvolgente abbraccio con ogni elemento naturale che circonda la scultura. Xhixha si conferma maestro della luce, la dirige dove lui vuole e il nostro sguardo finirà per posarsi esattamente dove lui desidera, per carpire esattamente quei riflessi come lui li ha immaginati sulle sue grandi sculture, per specchiarsi in essi con le medesime inclinazioni da lui auspicate, navigando con lo sguardo attraverso linee curve, geometrie, sporgenze e spigoli acuti. Xhixha ha recentemente esposto a Dubai negli Emirati Arabi, alla Biennale di Venezia, a Casale Monferrato, sul Lungolago di Lugano, in Svizzera, nel Giardino di Boboli di Palazzo Pitti, a Firenze, a Montecarlo, nel Principato di Monaco… Merita un’attenzione speciale anche la recente installazione, inaugurata il 2 giugno 2021 in Piazza Italia, a Tirana, in Albania, dove la monumentale sfera “Big Bang” diviene simbolica e potente espressione dell’unione culturale tra Italia e Albania. “La scultura è un inno alla rinascita che riflette sull’inizio del tempo e dello spazio. Ricrea un’esplosione capace di sprigionare un’energia infinita e pura, necessaria a rimettere in moto il nostro universo, le nostre vite. Ogni momento è un nuovo inizio” spiega Helidon Xhixha. Il progetto “Big Bang” è stato realizzato con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Tirana e inserito tra le iniziative culturali che quest’anno la capitale albanese ospita per celebrare i trent’anni di solidarietà tra le due nazioni. Che si tratti dell’acqua della laguna veneziana, di piazze e spazi urbani, di giardini e luoghi rappresentativi d’importanti città del mondo, le opere di Xhixha sembrano essere perfettamente a proprio agio in ogni contesto, si ergono fiere e in armonia con ogni elemento.

Iceberg, vasca termale
Bagno Vignoni

ENGLISH
Reflexes, the light sculptures by Helidon Xhixha
A show across the Sienese territory, from the Horti Leonini of San Quirico d’Orcia to Piazza del Duomo, in Siena
From July 24 to November 2, 2021

In occasion of the fiftieth anniversary of the exhibits organized at the Horti Leonini, the magnificent garden built around 1581 on a piece of land owned by Francesco I de’ Medici, and situated in the historical centre of San Quirico d’Orcia, in the province of Siena, the protagonist of the 2021 edition is the internationally renowned Italian-Albianan sculptor Helidon Xhixha. Forme nel verde is the most long-lasting, open air International Sculpture Exhibit in Italy, born in 1971 from an idea of Mario Guidotti. In time, many important artists exhibited their works here, such as Arnaldo Pomodoro, Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Yoshin Ogata, and the 2021 edition, under the artistic direction of Carlo Pizzichini, announces itself to be filled with events. Reflexes, sculptures of light, curated by Klodian Dedja, confronts itself with the luxurious nature of Tuscany: the works are set in the characteristic Sienese scenery, rich in historical and landscape peculiarities celebrated by painters of the Sienese School, which thrived during the Renaissance, and, more precisely, in the Val d’Orcia, a UNESCO World Heritage Site since 2004. Thus, a large steel “Iceberg” floats in the thermal bath of Bagno Vignoni, Piazza Chigi in San Quirico d’Orcia hosts “Satellite”, and other five large sculptures are located in the Horti Leonini, “Conoscenza” and “Abbraccio di Luce” in Santa Maria in Vitaleta, “Ionic Column” has an undisputed global icon of both Tuscany and Italy as its postcard backdrop, the Cipressini found along the Via Cassia, and, finally, following the ancient road of the Via Francigena, the exhibit reaches Siena, in Piazza del Duomo, where “Getto di Luce” stands.

L’opera “Big Bang” di Helidon Xhixha in Piazza Italia a Tirana celebra l’unione
tra i due paesi

An ideal itinerary marked by sculptures who retrace a spiritual journey, an actual pilgrimage that is also coherent with the role that was once historically held by San Quirico, and which, since the year 990, as stated in the travel journal of the archbishop of Canterbury Sigerico, was an important “statio” of the Via Francigena that shortly after reaches the State of the Church. A fascinating project with a scattered exhibit that takes on an even more special allure because of the dialogue that is instilled with the landscape and that reflects on the mirrored surfaces of the works: monumental shapes in shiny and polished steel model the light, shaping it in a captivating embrace with every natural element surrounding the sculpture. Xhixha confirms to be a master of light and is able to direct it where he wants, so that we will end up looking precisely where he desires, to exactly grasp those reflexes as he imagined them on his great sculptures, to mirror in them with the same inclinations he sought, navigating with our eyes through curved lines, geometries and acute edges. Xhixha recently has held exhibits in Dubai, United Arab Emirates, at the Venice Biennale, at Casale Monferrato, at Lungolago in Lugano, Switzerland, at the Giardino di Boboli of Palazzo Pitti, Florence, at Montecarlo, Monaco. Worthy of special attention is the recent installation, inaugurated on June 2, 2021, in Piazza Italia, in Tirana, Albania, where the monumental sphere titled “Big Bang” becomes a symbolic and powerful expression of the cultural union between Italy and Albania. “The sculpture is a hymn to rebirth that reflects on the beginning of time and space. It recreates an explosion capable of unleashing an infinite and pure energy, necessary to set our universe and our lives back in motion. Each moment is a new beginning,” says Helidon Xhixha. The “Big Bang” project was realized with the support of the Italian Embassy in Tirana and was included among the cultural initiatives hosted by the Albanian capital this year to celebrate the thirty years of solidarity between the two nations. Whether it’s the waters of Venice’s lagoon, open squares and urban spaces, or gardens and significant locations in cities around the world, the works by Xhixha seem to be perfectly set in every context, where they stand out proud and in harmony with each element.