Nonostante le tante difficoltà che in questo periodo incontrano le iniziative relative al mondo dello spettacolo dal vivo, della musica, del teatro, del cinema, un periodo ormai divenuto sin troppo lungo e articolato in modalità e procedure necessarie per poter apprezzare le iniziative in sicurezza, il Firenze Jazz Festival torna anche quest’anno e lo fa con una proposta musicale in grado di coinvolgere oltre 100 artisti. 
Inserita nel cartellone dell’Estate Fiorentina e diretta da Francesco Astore con il coordinamento artistico di Enrico Romero, in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus, lraffinata rassegna organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. inaugura a Firenze l’8 settembre e prosegue per 5 giorni, fino al 12 settembre, con oltre 30 eventi. Inserito nella top 10 dei festival jazz italiani, il Firenze Jazz Festival si svolge in ville storiche, sale da concerto e chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli e locali, rivolgendosi sia ad un pubblico colto che ad un pubblico più generalista. 
 
Tra i big di quest’anno spiccano i sassofonisti statunitensi James Brandon Lewis (di scena con due nuove produzioni originali) ed il  vincitore del Grammy Award David Murray, entrambi considerati dalla critica internazionale vere e proprie punte di diamante della scena musicale afroamericana; ed ancora, sempre dall’America, due veri fuoriclasse della batteria come Hamid Drake e Jim Black. 
 
Tra i molti italiani, in un cartellone che affianca grandi nomi affermati e giovani emergenti, troviamo due dei migliori pianisti europei ed eccellenze assolute del jazz italiano, Franco D’Andrea e Rita Marcotulli, nuovi talenti dal futuro sicuro, come Ferdinando Romano (classificato come “Miglior Nuovo Talento Italiano” dal referendum Top Jazz 2020), che si presenta con i suoi Totem insieme ad un ospite  veramente speciale: Ralph Alessi, uno dei migliori trombettisti del jazz USA.
E poi ancora gruppi storici, come i Nexus che hanno da poco festeggiato i loro primi 40 anni insieme, e gruppi rivelazione, come i Dark Dry Tears ed i Tell No Lies, entrambi protagonisti di due degli album più belli del jazz italiano dello scorso anno.
Si ricorda che per accedere agli spettacolicome previsto dalle nuove norme anti-covid, sarà necessario esibire il green pass.