Oriana Fallaci è stata odiata e amata, ammirata e criticata, ma a qualunque partito si appartenga, non si può negare che sia stata una donna di grande forza, con una vulnerabilità nascosta. All’incontro con la fine della vita, Oriana Fallaci, donna di grande carisma e intelligenza, si rincontra con sé stessa attraverso una conversazione pomeridiana con il caro amico Riccardo Nencini, uno dei pochi a esserle stata tanto vicino. In quegli ultimi momenti, emerge il ritratto di una donna, le sue sensibilità, i suoi sogni e le sue paure, tutto ciò, nella sua città, Firenze. Lasciando a parte le critiche a riguardo della sua guerra all’Islam e il carattere aggressivo, personalmente condivise, e gli elogi, anche condivisi, di donna coraggiosa e giornalista eccezionale, questo spettacolo invita a scoprire la Fallaci con uno sguardo introspettivo.

Lo spettacolo intitolato Morirò in Piedi, tratto dall’omonimo libro intervista di Riccardo Nencini, presidente del consiglio nazionale del Partito Socialista Italiano e caro amico della Fallaci, sarà in prima nazionale al teatro Niccolini di Firenze da venerdì 12 a mercoledì 17 novembre. Lo scritto di Nencini è considerato come un testamento morale di Oriana Fallaci, il cui testo è nel processo di adattamento al grande schermo. Nel frattempo, tratti del libro Morirò in Piedi sono stati selezionati per lo spettacolo adattato da Roberto Petrocchi, con Fulvio Cauteruccio, Giulia Weber e Flavia Pezzo in quanto protagonisti, riflettendo un grande bisogno di raccontare. Questa rappresentazione teatrale è un tributo a Oriana Fallaci, scomparsa quindici anni fa, dalla sua cara città, Firenze, con il cui ha sempre mantenuto un rapporto di amore difficile. Significative sono le parole di Riccardo Nencini, “Questa è l’unica immagine che sopravvive a Oriana Fallaci. Come suo amico intimo sento il bisogno di ricostruire le parti mancanti. Fu lei stessa a dirmi: pensaci tu a raccontarmi alla città che mi tratta male”.

Lo spettacolo teatrale racconta la conversazione di un pomeriggio tra Riccardo Nencini e Oriana Fallaci, ma soprattutto, racconta la storia di una donna, del suo amore per la vita e per la libertà. Attraverso le sue confessioni riportate nello spettacolo, Oriana Fallaci rivela al pubblico i suoi segreti più intimi, la sua femminilità, il rimpianto di non avere vissuto la maternità, offrendo un resoconto umano e doloroso, onesto. Conosciuta da un pubblico universale attraverso scritti, interviste, riprese fotogeniche di una donna carismatica in zone di guerra, capelli intrecciati e sigaretta nella bocca, lo spettacolo teatrale rivela la vera, più sensibile e dubbiosa, identità di Oriana Fallaci. Invito il pubblico mondiale che l’ha criticata, amata, dubitata, questionata, a vedere questo spettacolo, per conoscere veramente una donna per ciò che la Fallaci ha sempre nascosto, la sua vulnerabilità. In questa dura e dolce conversazione, Oriana Fallaci chiede aiuto, dimostrando forza nel suo stile imperturbabile; quello di “una Donna, nella quale non viene mai meno il coraggio, che scoperta la malattia ha mutato il suo rapporto la sofferenza, la vita, e la morte: renderla dignitosa, prepararsi all’assalto finale del cancro senza arrendersi, senza tradire”, usando le parole del regista Roberto Petrocchi.

 

Vorrei ringraziare Riccardo Nencini, per avere condiviso una storia di grande umanità, che va oltre l’odio e il rispetto nella narrazione dell’intimità di una donna durante una malattia annientante. Vorrei porgere un altro ringraziamento, alquanto importante, a Roberto Petrocchi, e il suo desiderio di raccontare una storia vera, autentica, contrapponendosi alla solita drammatizzazione di figure famose come Oriana Fallaci; Nencini preferisce la verità. Invece del solito ritratto mediatico della Fallaci, sul palco si trova un adattamento teatrale autentico, genuino, umile. Vi invito ad assistere allo spettacolo al Teatro Niccolini, per ascoltare la bellezza e il dolore di una storia sincera, l’onore di essere testimone di una confessione profondamente avvincente.

Da venerdì 12 a mercoledì 17 novembre (chiuso lunedì 15)
Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Produzione Teatro Niccolini
Via Ricasoli, 3/5 – Firenze
Info tel. 055 0946404