Guglielmo Marconi rimane un pioniere della storia mondiale per la sua invenzione della radio, più precisamente delle comunicazioni senza filo, wireless, sulle quali si basano la maggiore parte dei sistemi comunicativi contemporanei. La stazione radio di Marconi e la sua squadra a Derrygimla (Cliften) rappresentano la definizione di no man’s land, un deserto composto da paludi e torbe, i cui soli abitanti sono pecore libere di pascolare e fantasmi di una stazione abbandonata. In questo luogo di pace, d’inconcepibile isolamento, Marconi sviluppa un sistema di telecomunicazione radio, che rivoluziona il mondo, e per il quale vince il Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Nell’esplorare il lavoro di Marconi, non si può ignorare la domanda del perché i suoi studi, esperimenti e progettazioni che modernizzarono relazioni e sistemi di sicurezza (la comunicazione via radio salvò molte vite nel drammatico incidente del Titanic), si svolsero in un angolo nascosto dell’isola irlandese. La risposta rivela una storia di amore, di collaborazione e di una amicizia stretta che continua tutt’ora.

I primi legami tra Marconi e l’Irlanda sono familiari: prima della nascita di Marconi, suo padre rimasto vedovo, si risposa con Annie Jameson, una delle figlie di Andrew Jameson, il proprietario della famosa distilleria di whiskey irlandese Jameson. Successivamente, Marconi si sposa con una donna irlandese, Beatrice O’Brien, dando inizio ad una storia d’amore con l’Irlanda. Così, Marconi comincia a esplorare Irlanda e Inghilterra, e costituisce basi di radio lungo la costa irlandese, delle quali la più potente si trova nei dintorni di Cliften, a Derrygimla.

 

Il rapporto tra Marconi e l’Irlanda non era solamente legato alla famiglia: Marconi trovava una grande fiducia nelle compagnie irlandesi a cui affidava l’uso delle sue scoperte. Purtroppo, tale sensazione di fiducia e collaborazione non fu trovata in Italia, e forse fu anche una delle ragioni per le quali si spostò in Irlanda. Nel 1895, Marconi, ventunenne, chiese finanziamenti al Ministero delle Poste e dei telegrafi per la sua invenzione “il telegrafo senza fili” – all’epoca, il Ministro Pietro Lacava non solo liquidò la lettera, ma fece ciò aggiungendo la scritta “alla Lungara”, significando “al manicomio”, situato in via della Lungara a Roma. L’approccio delle autorità e della burocrazia italiana allo spirito coraggioso e innovativo, del genio, di Marconi, sono imperdonabili, e pertanto rimangono una lezione per il futuro. Anche se Marconi non abitò mai in Irlanda, quest’ultima diventò la base dei suoi esperimenti “senza fili”.

 

Così, nel 1896 Marconi lasciò l’Italia e partì con la madre per l’Inghilterra, con l’obbiettivo di depositare il brevetto della sua nuova invenzione. In varie località inglesi, Marconi sviluppò la ricerca delle trasmissioni senza fili che cominciarono nel 1898 in Irlanda del Nord. Successivamente, nel 1907, alla stazione Marconi a Derrygimla si svolsero le prime trasmissioni radio transatlantiche tra Canada e Irlanda, grazie a un finanziamento di $80, 000 da parte del governo canadese.

Purtroppo, la storia della stazione di Derrygimla dove Marconi fece innumerevoli scoperte prima della sua morte nel 1937 fu piuttosto breve. La stazione fu attaccata dai repubblicani nel 1922, nel pieno della guerra civile irlandese, e senza aiuto finanziario da parte del governo, non fu possibile rimetterla in sesto. Il rifiuto di tale richiesta sembra quasi ironico quando si considerano le scoperte di valore storico che ebbero luogo a Derrygimla, e ancora di più se si tiene conto che il 15 giugno 1919, nella medesima stazione, atterrò il primo volo transatlantico senza fermata per un errore di pianificazione diretto dai piloti John Alcock e Arthur Brown.

Nel frattempo, nel 1919, in Italia, Vittorio Emanuele III attribuì a Marconi il titolo di Marchese e, nello stesso anno, Marconi costruì la prima Stazione Radio del Vaticano su ordine di Pio XI, adesso conosciuta con il nome di Radio Vaticana. Nonostante il rifiuto iniziale dell’Italia a finanziare lo spirito innovativo di Marconi, la sua persona e le sue scoperte rimangono apprezzate in tutto il paese, con grande gloria ed onore. Nella cittadina di Cliften, dove per anni ci fu la sua stazione radio storica, che è adesso aperta al pubblico e che consiglio assolutamente di visitare per un viaggio nel tempo indescrivibile, i caffè, i bar, i locali, i negozi e gli hotel si chiamano con il suo nome. Così, l’Italia e l’Irlanda condividono il successo storico di Guglielmo Marconi e continuano a cooperare, nel nome del passato e del futuro.

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Guglielmo Marconi and his famous radio station: a story of love and collaboration between Italy and Ireland

Guglielmo Marconi remains a world history pioneer for his invention of the radio, more precisely that of wireless communication, on which the majority of contemporary communication systems are based. Marconi and his team’s radio station in Derrygimla (Cliften) represent the definition of no man’s land, a desert made up of swamps and bogs, whose only inhabitants are sheep free to graze and ghosts of an abandoned station. In this peaceful place of unconceivable isolation, Marconi develops a system of radio telecommunication that revolutionises the world, for which he wins the Nobel Prize in Physics in 1909. In exploring Marconi’s work, one cannot ignore the question of why his studies, experiments and projects that modernised relationships and security systems (radio communication saved many lives in the dramatic Titanic incident), took place in a hidden corner of the Irish island. The answer to this question reveals a story of love, collaboration and close friendship that continues to this day.

The first ties between Marconi and Ireland are familiar: before Marconi’s birth, his widowed father remarries Annie Jameson, one of the daughters of Andrew Jameson, the owner of the famous Jameson Irish whiskey distillery. Subsequently, Marconi marries an Irish woman, Beatrice O’Brien, starting a love story with Ireland. Thus, Marconi begins to explore Ireland and England and establishes radio bases along the Irish coast, of which the most powerful is in the surroundings of Cliften, Derrygimla.

The relationship between Marconi and Ireland was not only linked to the family: Marconi found great trust in the Irish companies to which he entrusted the use of his discoveries. Unfortunately, he did not find such a feeling of trust and collaboration in Italy, and maybe that also is one of the reasons for which he moved to Ireland. Indeed, in 1895, twenty-one-year-old Marconi asked the Ministry of Posts and Telegraphs for funding for his new invention the “wireless telegraph” – at the time, Minister Pietro Lacava not only got rid of the letter, but he also did so adding the words “alla Lungara”, meaning “to the asylum”, situated in Lungara street in Rome. The approach of the Italian authorities and bureaucracy to the courageous and innovative spirit of Marconi’s genius are unforgivable, and therefore remain a lesson for the future. Although Marconi never lived in Ireland, the latter became the base for his wireless experiments.

Thus, in 1896, Marconi left Italy with his mother for England, with the aim of filing the patent of his new invention. Marconi continued his research for wireless transmissions in several English locations, which then began in 1898 in Northern Ireland. Subsequently, in 1907, the first transatlantic radio transmissions between Canada and Ireland took place at Marconi’s station in Derrygimla, thanks to an $80, 000 grant from the Canadian government

Unfortunately, the history of Derrygimla’s station where Marconi made countless discoveries before his death in 1937, was quite short. The station was attacked by republicans in 1922, amid the Irish civil war, and without financial help from the government, it was impossible to restore it. The refusal to such a request seems almost ironic when one considers the historical discoveries that took place in Derrygimla, and even more when one finds out that, on the 15th of June 1919, the first transatlantic flight without stopping, directed by pilots John Alcock and Arthur Brown, landed in the same station due to an error of planning.

In the meantime, in 1919, in Italy, Vittorio Emanuele III attributed the title of Marquis to Marconi and in the same year, Marconi built the first Vatican Radio Station on the orders of Pius XI, now known as the Vatican Radio. Despite Italy’s initial refusal to finance Marconi’s innovative spirit, his persona and his discoveries remain appreciated in the whole country, with great glory and honour. In the town of Cliften, next to where his historic radio station was based for years, and which is now open to the public – and that I recommend for an indescribable time-travel – cafes, bars, shops and hotels are called with his name. In such a way, Italy and Ireland share the historical success of Guglielmo Marconi and continue to cooperate, in the name of the past and of the future.