Riviviamo insieme la straordinaria stagione della Firenze degli anni Venti dell’Ottocento, quando un ligure di origini ginevrine, Giovan Pietro Vieusseux, si rivela il più moderno e avanzato imprenditore di cultura: apre un Gabinetto scientifico e letterario, attiva la Biblioteca circolante, avvia la pubblicazione di una rivista di lettere, scienze e arti, Antologia, di livello europeo, seguita da altri prestigiosi periodici culturali, dal Giornale Agrario alla Guida dell’Educatore, all’Archivio storico italiano. Alla rassegna fiorentina, nata nel 1821, progenitrice dell’attuale Nuova Antologia, è dedicata in occasione del bicentenario la mostra storico-documentaria che si tiene nelle sale della Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, via Pian dei Giullari 36/A: Antologia un’agorà per l’Italia e per l’Europa. Promossa dalla stessa Fondazione e dal Gabinetto Vieusseux nel quadro delle iniziative per i 200 anni dall’apertura del gabinetto letteraio, l’esposizione si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.

Attraverso le immagini degli ambienti dell’epoca, dei protagonisti e soprattutto degli eccezionali contributi che alimenteranno il dibattito sul progresso, nella delicata fase del passaggio dall’Illuminismo al Romanticismo, si respira l’atmosfera del momento di grande consapevolezza delle nuove istanze politiche, culturali, sociali e civili di un mondo di intellettuali riformatori che si lasciano alle spalle l’ottuso conservatorismo della Restaurazione. La mostra è articolata attraverso le grandi tematiche sollevate e discusse dalla rassegna diretta da Vieusseux. Sui tavoli alcuni volumi contenenti articoli relativi a Dante e la sua “difesa”, da Giuseppe Mazzini a Niccolò Tommaseo; la questione della lingua e l’esigenza di un vocabolario; l’istruzione e l’educazione estesa alle donne e ai contadini; la lotta per la libertà della Grecia e della Polonia; il dibattito sulla pena di morte; la tutela del patrimonio artistico; la libera concorrenza in economia e la nascita delle Casse di risparmio; i viaggi, non solo come grand tour ma conoscenza delle diverse civiltà, perfino le più remote; la scienza nelle sue molteplici espressioni, dalla medicina alla statistica, dalla meteorologia all’agricoltura. La stretta connessione fra la rivista e il Gabinetto è espressa da due frequentatori di eccezione: Giacomo Leopardi, che vi pubblicherà un’anticipazione delle Operette Morali e Alessandro Manzoni, impegnato nel 1827 a rivedere proprio con gli amici del Circolo dell’Antologia i Promessi Sposi, recensito con qualche riserva da Niccolò Tommaseo. Fra i giovani promettenti, nelle pagine della rivista, Giuseppe Mazzini, “Un italiano”, che vi anticipa i principi ispiratori della “Giovine Italia” e della “Giovine Europa”. Sulle pareti, nelle sale, i protagonisti di quel mondo straordinario.

I redattori Giuseppe Montani e Niccolò Tommaseo, l’educatore Raffaello Lambruschini e Cosimo Ridolfi, animatore dell’Accademia dei Georgofili. Il drammaturgo Giovanni Battista Niccolini, l’esule Pietro Colletta, i pionieri della scienza medica moderna come Pietro Betti e Giuseppe Gazzeri, il geografo Emanuele Repetti, il letterato Enrico Mayer, il cruscante Giovanni Battista Zannoni, il “critico” d’arte Leopoldo Cicognara. Riferimento costante Sismondi, storico ed economista. La mostra è arricchita da dipinti sulla Firenze del tempo, fra 1820 e 1835, da pubblicazioni d’epoca, da medaglie celebrative, da autografi di Vieusseux tratti dai copialettere. Particolare attenzione è riservata ai rigorosi controlli della censura, agli articoli obbligatoriamente sottoposti all’autorizzazione preventiva. Fino alla stretta finale del 1832-1833, suscitata dagli attacchi violenti dei giornali La Voce della Ragione di Modena e La Voce della Verità di Pesaro, diretta dal reazionario Monaldo Leopardi, padre di Giacomo. Infine l’illuminante “testamento spirituale” di Vieusseux e degli intellettuali del suo Circolo, Del Progresso, coraggiosa denuncia della cecità delle istituzioni del Granducato (e non solo) a fronte delle legittime richieste di emancipazione provenienti dal basso. “L’umanità… si è levata in piedi, si è mossa; e come in altre grandi epoche cerca impaziente una migliore situazione in cui riposare più gloriosa e più felice… Si tratta d’una smania di migliorare le proprie condizioni che ha penetrato le masse e le agita e le infiamma. Questa nuova forza, questo slancio dello spirito umano, sarà secondo che noi vorremo o la tempesta dell’Oceano e l’eruzione d’un Vesuvio, o la potente fecondità di una natura ringiovanita da Dio”. Il tempo darà pienamente ragione al monito di Vieusseux.

Info: La mostra a ingresso libero su prenotazione è visitabile da lunedì a giovedì nel rispetto della normativa anti-Covid (h. 10.00/13.00 e h.15.00/17.00)

Tel. 055 2336071

fondazione@nuovaantologia.it

la visita virtuale è disponibile sul canale You Tube Fondazione Spadolini Nuova Antologia.

ENGLISH
A historical-documentary exhibition to celebrate the bicentenary of the Antologia.
The periodical founded in 1821 by Giovan Pietro Vieusseux

A moment to retrace the extraordinary season of Florence from the ‘20s of the 19th century, when Giovan Pietro Vieusseux, a Ligurian of Genevan descent, became the most modern and advanced cultural entrepreneur by opening a scientific and literary reading room, founding a circulating library, starting the publication of a literature, science and arts periodical, Antologia, distributed across Europe, and other prestigious cultural journals, from the Giornale Agrario to the Guida dell’Educatore, and even the Archivio storico italiano. The Florentine press review, born in 1821, parent of the current Nuova Antologia, now celebrates its bicentenary with the historical-documentary exhibition Antologia un’agorà per l’Italia e per l’Europa, held at the Library of the Spadolini Foundation Nuova Antologia, in via del Pian dei Giullari 36/A. Promoted by the Foundation and by the Gabinetto Vieusseux as part of the initiatives in occasion of the 200 years since the opening of the reading room.

The exhibit is supported by the High Patronage of the President of the Republic, the Patronage of the Region of Tuscany and that of the City of Florence. Through images portraying ambiances of the time, its protagonists and, most of all, the exceptional contributions that will fuel the debate on progress, in the delicate changeover from Enlightenment to Romanticism, we are transported into the atmosphere of this period of great consciousness by the new political, cultural, social, and civil instances in a world of intellectual reformists who left behind the dull conservativism of Restoration. The exhibit is articulated through the significant matters raised and discussed by the press review directed by Vieusseux. Several volumes containing articles on Dante and his “defence” are set on the tables, from Giuseppe Mazzini to Niccolò Tommaseo; the issue of language and the need for a vocabulary; schooling and education extended to women and peasants; the fight for freedom in Greece and Poland; the debate on the death penalty; the preservation of artistic heritage; free competition in economy and the foundation of savings banks; travelling, not just as a grand tour, but as a way to understand different civilizations, even the farthest ones; science in its multiple facets, from medicine to statistics, from meteorology to agriculture. The strong connection between the periodical and the Gabinetto is expressed by two exceptional contributors: Giacomo Leopardi, who published a preview of the Operette Morali, and Alessandro Manzoni, who in 1827, together with his friends of the Circolo dell’Antologia, revised the Promessi Sposi, which was reviewed with reserve by Niccolò Tommaseo. Among the most promising contributors of the periodical: Giuseppe Mazzini, “Un italiano”, who anticipated the basic principles of the “Giovine Italia” and of the “Giovine Europa”. Hanging on the walls of the rooms are the protagonists of that extraordinary world. The contributors Giuseppe Montani and Niccolò Tommaseo, the educator Raffaello Lambruschini and Cosimo Ridolfi, entertainer of the Georgofili Accademy. The playwright Giovanni Battista Niccolini, the exile Pietro Colletta, pioneers of modern medical science like Pietro Betti and Giuseppe Gazzeri, the geographer Emanuele Repetti, the person of letters Enrico Mayer, the erudite purist Giovanni Battista Zannoni, the art “critic” Leopoldo Cicognara. Sismondi, historian and economist, a constant reference.

The exhibit is enriched by paintings that show Florence between 1820 and 1835, by publications of that epoch, commemorative medals, and autographs of Vieusseux taken from letterbooks. Particular attention is reserved to the rigorous controls of censorship, to those articles that had to be subjected to preventive authorization. Up until the final stages of 1832-1833, triggered by the violent berating by the newspapers La Voce della Ragione of Modena and La Voce della Verità of Pesaro, directed by the reactionary Monaldo Leopardi, the father of Giacomo. Finally, the enlightening “spiritual testament” by Vieusseux and the intellectuals of his association, Del Progresso, a courageous denounce of the blindness of the institutions of the Grand Duchy (and not only) in view of the legitimate requests for emancipation that came from the bottom-up. “Humanity… stood up, it moved; and just like in other great eras, it impatiently looks for a better situation to rest, more glorious and joyful… It is an urge to improve its conditions that has penetrated the masses and now disrupts them, triggers them. This new force, this impetus of the human spirit, will be the result of either the tempest of the Ocean and the eruption of a Vesuvius, or the powerful fertility of a nature rejuvenated by God.” Time will then fully support Vieusseux’s warning.

 

Info: The exhibit can be visited free of charge with prior booking from Monday to Thursday, in compliance with anti-Covid norms (h. 10am / 1pm and 3pm / 5pm). Phone n. +39 055 233 6071, email address fondazione@nuovaantologia.it; a virtual tour is also available on the YouTube channel of the Spadolini Foundation Nuova Antologia.