Una staffetta olimpica, un consenso culturale

Recentemente è calato con successo il sipario sui XXIV Giochi olimpici invernali di Pechino, la prima città al mondo delle “doppie Olimpiadi”. La Cina ha mantenuto la sua promessa, regalando al mondo un’edizione dei Giochi Olimpici semplice, sicura e meravigliosa. Nel ricordare le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, ci tornano alla mente la cerimonia di apertura caratterizzata dalla combinazione delle moderne tecnologie con il romanticismo cinese, le particolari mascotte, Bing Dwen Dwen e Shuey Rhon Rhon, nonché la staffetta della bandiera olimpica tra Cina e Italia. Ciò rivela il vigore della civiltà cinese, ricca di storia, l’ottimismo e la fiducia che costituiscono lo spirito culturale del popolo cinese e lo stretto legame sino-italiano anche in relazione agli sport invernali, decifrando vividamente l’amicizia tra i popoli dei due Paesi, una storica amicizia, oggi rinnovata.
Un’Olimpiade indimenticabile
Le Olimpiadi invernali di Pechino sono state un appuntamento sul ghiaccio e sulla neve ottenuto con grande impegno. Nonostante la complessità derivante dell’emergenza sanitaria Covid-19, il governo cinese, in linea con il concetto che sottolinea la centralità del popolo e altamente responsabile per la salute di tutti gli atleti ed i partecipanti, ha messo sempre al primo posto il lavoro di prevenzione e contenimento della pandemia. Grazie agli impegni congiunti tra i partecipanti, sono stati quasi 200 i rappresentanti ufficiali, arrivati da circa 70 Paesi, regioni e organizzazioni internazionali, Italia compresa, che si sono riuniti per l’evento. Quasi 3.000 atleti provenienti da 91 Paesi e regioni sono arrivati a Pechino, come era previsto. Tutti gli atleti hanno competuto sotto la stessa bandiera dei cinque cerchi olimpici, hanno lottato tenacemente nella stessa arena di ghiaccio e neve, hanno vissuto nello stesso villaggio olimpico e hanno dato concretamente valore al motto olimpico “Più veloce, più in alto, più forte, più unito”, dimostrando ancora una volta la percezione della comunità umana dal futuro condiviso.
Una storia ben conosciuta
Alla cerimonia di chiusura, l’Italia ha trasmesso un messaggio di bontà universale con la presentazione di una magnifica performance di otto minuti e i “Benvenuti” espressi nella lingua cinese ci hanno portato indietro nel tempo, fino a duemila anni fa, rievocando la nostra memoria, sull’Antica Via della Seta. La Cina e l’Italia sono, rispettivamente, emblema della civiltà orientale e occidentale e hanno scritto alcuni dei più importanti e significativi capitoli della storia della civiltà umana, hanno posto le basi del rispetto reciproco e dell’apprendere l’uno dall’altro, della fiducia reciproca e della mutua comprensione, concetti che si sono trasformati nei garanti, stabili e continuativi, della tradizionale amicizia che ci accomuna. Di fronte alla pandemia causata dalla diffusione del Covid-19, i governi dei due Paesi hanno cooperato positivamente a livello internazionale, in ogni settore. Nel 2021 il volume del commercio bilaterale ha raggiunto 73.95 miliardi di dollari, un nuovo record, senza precedenti, con un tasso di crescita del 34.1% rispetto a quello del 2020. Le esportazioni italiane verso la Cina sono cresciute del 36.3%. Questo dimostra la fiducia strategica e la collaborazione pragmatica tra i due Paesi, aggiunge nuove energie allo sviluppo delle relazioni bilaterali e instaura un modello ideale che è basato sulla completa cooperazione strategica tra i due Paesi, caratterizzati da istituzioni e culture diverse.
Un futuro condiviso
Attualmente la Cina ha già avviato il percorso per la piena costruzione di un moderno Paese socialista ed è sulla via della realizzazione del grande ringiovanimento della nazione cinese. Nel 2022, con il rilancio dell’anno della cultura e del turismo Italia-Cina, le cooperazioni bilaterali diventeranno più strette ed emergeranno nuove opportunità nell’ambito degli scambi culturali e artistici. La regione Toscana è ricca di risorse culturali, e spiccano anche la produzione di vino e olio extravergine d’oliva. Gli oggetti di lusso, quali borse e accessori in pelle, espressione di alto artigianato artistico, sono molto amati dai consumatori cinesi. Ogni anno la città di Firenze, in qualità di culla del Rinascimento, attrae moltissimi turisti cinesi. Inoltre, il recente “Forum dei sindaci del Mediterraneo”, promosso dal Sindaco di Firenze, Dario Nardella, e realizzato in Palazzo Vecchio, ha dimostrato compiutamente la potenzialità e l’impatto di questa metropoli culturale. Con il miglioramento della situazione epidemiologica e l’approfondimento della costruzione sulla Nuova Via della Seta, ci sarà un nuovo futuro condiviso per i due Paesi. Lo scrittore italiano Alberto Moravia ha scritto: “Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che ci dominano”. L’antica Via della Seta collegò strettamente la civiltà orientale con quella occidentale; l’ambasciatore Marco Polo diede vita agli scambi culturali tra l’Italia e la Cina; i Giochi olimpici invernali hanno portato nuove occasioni di sviluppo nelle collaborazioni tra i due Paesi. In base a quanto finora detto, il Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze sosterrà, come sempre e in ogni ambito, la concretizzazione e l’approfondimento delle cooperazioni tra le circoscrizioni consolari e la Cina, promuoverà la vicinanza tra i popoli e darà il proprio contributo alle relazioni bilaterali. Per quanto sia già spenta la fiamma olimpica a Pechino, le amicizie strette tra tutti i Paesi del mondo, l’Italia inclusa, rimarranno per sempre. Aspettiamo insieme che, fra quattro anni, la fiamma olimpica sarà accesa di nuovo, a Milano Cortina 2026. Ci vediamo in Italia e condividiamo tutti insieme, ancora una volta, la cultura olimpica.
ENGLISH
An Olympic relay, a cultural consent
Not long ago, the curtain fell on the successful 24th Winter Olympics in Beijing; the first city ever to host “back-to-back Olympics”. China has kept its promise, giving the world a simple, safe, and superb edition of the Olympic Games. Among the most vivid memories of the recently concluded 2022 Winter Olympics in Beijing is certainly the opening ceremony, which brought together modern technology and Chinese romanticism, as well as singular mascots, Bing Dwen Dwen and Shuey Rhon Rhon, and, of course, the relay of the Olympic flag between China and Italy. A moment that denotes the vigour of the Chinese civilization, so rich in history, optimism, and trust, which are the backbone of the cultural spirit of the Chinese people and of the strong Sino-Italian relationship, also in relation to winter sports, vividly deciphering the bond between the people of the two countries; a historic friendship, now renewed.
An unforgettable Olympics
The Winter Olympics in Beijing, held on ice and snow, represented an event obtained with great effort. Despite the complications due to the Covid-19 health emergency, the Chinese government, in line with the concept that underlines the centrality of the people and a high sense of responsibility for the health and wellbeing of all athletes and participants involved, has always focused on the prevention and containment of the pandemic. Thanks to the combined efforts of the participants, the Games recorded 200 official representatives from about 70 countries, regions and international organizations, Italy included, who gathered for the event. As foreseen, almost 3,000 athletes from 91 countries and regions arrived in Beijing, who all competed under the flag with the five Olympic rings, clashed tenaciously in the same ice and snow arenas, lived in the same Olympic Village, and provided tangible value to the Olympic motto: “Faster, higher, stronger – Together,” showing once more the image of a human community with a shared future.
A well-known history
At the closing ceremony, Italy relayed a message of universal good through the presentation of a magnificent, 8-minute-long performance and the “Benvenuti” (translated, welcome) said in Chinese, which brought us back two-thousand years, recalling memories of the Ancient Silk Road. China and Italy are, respectively, the emblems of Oriental and Western civilizations, each have paved the road of reciprocal respect and learning from one another, of reciprocal trust and mutual understanding, concepts that have become to be granted, stable and continuous of the traditional friendship we share. In front of the Covid-19 pandemic, the governments of the two countries have positively cooperated on an international level, in all fields. In 2021, the volumes of bilateral commerce reached 73.95 billion dollars; a new and unprecedented record, with a growth rate of 34.1% compared to that of 2020. Italian exports to China grew by 36.3%. This shows the strategic trust and the pragmatic collaboration between the two countries, it adds new energies for the development of bilateral relations, and instils an ideal model based on the complete strategic cooperation between countries, characterized by different institutions and cultures.
A shared future
China is currently undergoing a process for the construction of a modern socialist country and is en route for the realization of a great rejuvenation of the Chinese nation. In 2022, in what is expected to be a reboot year for culture and tourism between Italy and China, this bilateral partnership will establish ever-closer relationships and new opportunities will emerge in the field of cultural and artistic exchanges. The Tuscan region is rich in cultural resources, with standout wine and extra virgin olive oil productions. Luxury goods, such as bag and leather accessories, which are the expression of a high artistic artisanship, are much loved by Chinese consumers. Every year, the city of Florence, the cradle of the Renaissance, attracts many Chinese tourists. Moreover, the recent “Forum of the Mayors of the Mediterranean”, promoted by the Mayor of Florence, Dario Nardella, and carried out in Palazzo Vecchio, has shown the full potential and the impact of this cultural metropolis. With the improvement of the epidemiological scenario and further study on the realization of a New Silk Road, there will be a novel shared future for the two countries. As writer Alberto Moravia said: “Friendships are not chosen by chance, but according to the passions that rule us.” The Ancient Silk Road closely connected cultures of the East to those of the West; ambassador Marco Polo began the cultural exchanges between Italy and China; the Winter Olympic Games brought new occasions to further develop partnerships between the two countries. Based on what has been said, the General Consulate of the People’s Republic of China in Florence will support, as always, and in every field, the realization and further development of partnerships between consular districts and China, it will promote the proximity between populations, and it will give its contribution to the bilateral relations. Although the Olympic flame in Beijing is now exhausted, the close friendships in all countries of the world, including Italy, will remain forever. Now we all wait another four years, when the Olympic flame will be lit again for Milano Cortina 2026. See you in Italy, where, all together, once again, we will share Olympic culture.
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