Inviarvi una cartolina, offrirvi una finestra culturale sulla città in questo particolare periodo dell’anno è il proposito del numero estivo del giornale, che ci farà compagnia fino a settembre e che parla di rinascite, nuovi progetti, ritorni e voglia di stare insieme. Sfogliandolo v’imbatterete nei volti che potreste incontrare passeggiando per Firenze dopo essere giunti nella città del giglio per trascorrervi le vacanze, per intraprendere un nuovo percorso di studi o per un cambiamento di vita. Avrete la sensazione di una città in fermento, calda, spesso caotica, affollata di turisti, studenti stranieri in prevalenza nordamericani, con un programma d’iniziative culturali, artistiche, musicali, enogastronomiche, letterarie e sportive che sembra non avere mai fine.

Veduta di Firenze da Villa Bardini. Foto di Cristina Andolcetti per La città dei lettori

Nelle prossime pagine, il racconto di tali manifestazioni e progetti è affidato alle parole di coloro che, in prima persona, ne sono tra i principali artefici e promotori. Troverete una città che a un certo punto si trasformerà in un vero e proprio salotto letterario all’aria aperta e vedrete libri contaminare cittadini e turisti all’ombra dei monumenti più scenografici. Vi segnalo La Piazza dei libri che coinvolge diverse librerie e luoghi della città: da laFeltrinelli in piazza della Repubblica, a Giunti al punto in piazza Strozzi, Libraccio in via dei Cerretani mentre Piazza Santa Maria Novella unirà più librerie della città: Florida, Leggermente, Alfani, Farollo e Falpalà, Todo Modo, Alzaia, Gioberti, Mucho Mojo, Menabò, Via Laura. Non perdetevi La città dei lettori, il progetto di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon che, con la direzione di Gabriele Ametrano, da cinque anni coinvolge autori, illustratori, traduttori e curatori di primo piano con l’obiettivo di promuovere il libro e la letteratura, con importanti ospiti italiani e internazionali (www.lacittadeilettori.it).

Judith Pascoe, Anna Balzani with the students of Florida State University in Florence

Recentemente ho collaborato con i professori Judith Pascoe e Perry Howell alla Florida State University di Firenze, un’esperienza che mi ha profondamente emozionata per diversi aspetti. Per primo, l’opportunità: essere invitata a tenere lezione in un programma universitario americano così prestigioso e cosi longevo a Firenze (fin dal 1966, l’anno dell’alluvione), è certamente motivo di soddisfazione e orgoglio personale. A seguire, la sensazione di meritocrazia che ho avvertito nitidamente, perché in quel contesto la professionalità è riconosciuta ed ha valore. E non è sempre scontato che sia così. Infine, l’accoglienza: da parte del Direttore, Frank Nero, da parte di Judith e Perry, e dagli studenti che ho incontrato. Sono proprio loro la vera sorpresa: il loro entusiasmo, la curiosità, l’attenzione, il sorriso, la spontaneità nel condividere il loro viaggio, umano e formativo, con me. Gli studenti internazionali che arrivano a Firenze a completamento del loro programma di studi sono i nostri migliori ambasciatori nel mondo. L’esperienza culturale, sociale e personale, è unica e irripetibile, “life changing”, come dicono loro stessi una volta tornati in patria, perché cambia davvero la loro vita. A Firenze studiano la lingua, la cultura, la letteratura, l’arte e l’architettura italiana così come la storia del Rinascimento, ma anche materie più “moderne” come la moda e l’economia, l’industria del turismo e dell’alimentazione e, letteralmente, s’innamorano della città e poi vi tornano sempre, da semplici turisti, con la famiglia, in qualità di veri e propri investitori e mecenati. Per sottolineare la grande risorsa che ciò rappresenta per Firenze, la rilevanza e ricaduta culturale ed economica che pochi altri centri urbani al mondo possono vantare, è utile ricordare le parole di Fabrizio Ricciardelli, Presidente di AACUPI (Association of American College and University Programs in Italy), con le quali evidenzia che “saranno più di 10.000 gli studenti nordamericani che nei prossimi mesi dell’anno arriveranno in città, e si prevede che nell’anno successivo gli studenti AACUPI che graviteranno in città saranno più di 15.000”. Tra le istituzioni formative di eccellenza della nostra città, caratterizzata dalla vocazione all’internazionalità e da sempre protesa sul mondo, si deve annoverare Polimoda che ha inaugurato l’edizione 102 di Pitti Uomo celebrando la visione creativa dei migliori studenti con la sfilata Carpe Noctem, il tradizionale Final Graduation Show. Una sera d’inizio estate, immersi nella bellezza disarmante del Giardino Torrigiani, affascinati dalle originali creazioni degli studenti più talentuosi, per un omaggio a Giovanni Battista Giorgini, al suo intuito, alla sua capacità di visione per il Made in Italy e per la sua, e la nostra, città. Anche un titolo, Carpe Noctem, che è emblematica e ideale metafora dei tempi che stiamo vivendo, “un invito a cogliere le stelle prima che sia scesa la notte” spiega il Direttore, Massimiliano Giornetti. Un’esortazione a riflettere sui cambiamenti sociologici legati al momento storico che stiamo vivendo. Un autentico spaccato dell’individualità delle nuove generazioni, il racconto della transizione tra quello che si era e quello che si vuole diventare, attraverso la ricerca della propria identità.

Questa è un’estate caratterizzata dai ritorni, non solo di turisti e studenti, ma anche di persone che attraverso il loro talento e professionalità hanno indissolubilmente legato il loro nome a Firenze e che dopo prestigiose parentesi all’estero, sono tornate a casa. È il caso dello chef Vito Mollica, che all’interno dello storico Palazzo Portinari Salviati, in Via del Corso 6, a Firenze, ha inaugurato Salotto Portinari Bar & Bistrot e, nel nucleo più antico del Palazzo, nella Corte degli Imperatori arricchita dalle volte affrescate da Alessandro Allori, uno dei protagonisti del Cinquecento fiorentino, il nuovo ristorante gastronomico Chic Nonna (www.chicnonna.com). Anche qui troverete arte, cultura, raffinatezza architettonica, sapiente recupero di antiche memorie, il tutto impreziosito dalle opere dello scultore della luce, Helidon Xhixha. Quando andrete da Vito, ecco una dritta, di quelle giuste: scegliete tra il “Culatello di Zibello 24 mesi”, la “Quiche agli asparagi e spuma calda al 18 parmigiano reggiano”, il “Club Sandwich Portinari”, il “Risotto primavera con fave, piselli e asparagi” o il “Galletto arrostito con funghi trifolati e bietole saltate”, ma non uscite di lì senza aver assaggiato i suoi “Ravioli del Plin della tradizione serviti nel tovagliolo”, perché, come mi hanno insegnato i miei studenti alla Florida State University, “spaccano!”. Anche questo è Firenze. Sfogliamola insieme!

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Postcard from Florence finally back at its lively and vibrant self.

Citizens, tourists, and students are enjoying a bustling city

To send you a postcard, to offer you a cultural glimpse into the city during this time of year, is the purpose of the paper’s summer edition, which will be by our side till September, and which covers topics concerning renaissance, new projects, comebacks, and a growing desire to be together. Sifting through the pages, you’ll run into faces that you may recognize while walking the streets of Florence after arriving in the Tuscan city to vacation, to embark on a new study journey, or for a change of life. You’ll experience the feeling of a bustling, warm, often chaotic place, riddled with tourists and foreign students, mainly from North America, with a rich and seemingly never-ending program of cultural, artistic, musical, food and wine, literary, and sporting initiatives. In the next pages, such events and happenings are told by the pens of those who, first hand, are among their main organizers and promoters. You’ll find a city that at some point will transform into a true literary salon en plein air, where books will reach citizens and tourists in the shadow of the most scenic monuments. I point out La Piazza dei Libri, featuring several bookstores and other places across the city: from laFeltrinelli in Piazza della Repubblica to Giunti al punto in Piazza Strozzi or Libraccio in Via dei Cerretani, while Piazza Santa Maria Novella will host more city libraries: Florida, Leggermente, Alfani, Farollo e Falpalà, Todo Modo, Alzaia, Gioberti, Mucho Mojo, Menabò, Via Laura. Don’t miss La città dei Lettori, the project by CR Firenze Foundation and Wimbledon Association that, with the direction of Gabriele Ametrano, for five years has involved high-ranking authors, illustrators, translators, and curators, with the objective of promoting books and literature, with important Italian and international guests (www.lacittadeilettori.it). Recently I collaborated with professors Judith Pascoe and Perry Howell at the Florida State University in Florence, an experience that was deeply moving in more than one way. First, the opportunity: to be invited to lecture at such a prestigious American university, which has been a part of the city for many years (since 1966, the year of the flood), is a reason of utmost personal satisfaction and pride. Then, the clear sensation of meritocracy I felt, because, in that context, professionality is recognized and holds value; and this is not always the case. Lastly, the hospitality of Director, Frank Nero, Judith, and Perry, and that of the students who I was able to meet. They are the real surprise: their enthusiasm, their curiosity, their attention, their smiles, their spontaneity in sharing their personal and formative journey with me. The community of international students who come to Florence to complete their studies are our best global ambassadors. The cultural, social, and personal experience is unique and unparalleled, “life changing,” as they say once they return to their homes; it really does change their life. In Florence, they study the language, the culture, the literature, the Italian arts and architecture, as well as the history of the Renaissance, but also more “modern” subjects such as fashion and business, the tourism and food industries, as they, literally, fall in love with the city where they will then keep on returning, as tourists, with their families, or as entrepreneurs and investors.

Fabrizio Ricciardelli, President AACUPI, Association of American College and University Programs in Italy

To underscore the amazing resource that this can represent for Florence, the importance of such cultural and economic effects that few other urban centres in the world can boast, it is useful to recall the words of Fabrizio Ricciardelli, President of the AACUPI (Association of American College and University Programs in Italy), who said how “more than 10,000 North American students will arrive in the city in the upcoming months, and next year twill see more than 15,000 AACUPI students who will gravitate here.” Among the academic excellences of our city, characterised by a vocation for internationality and always open to the world, we must mention Polimoda, who inaugurated the 102nd edition of Pitti Uomo by celebrating the creative vision of the best students through a fashion show titled Carpe Noctem, the academy’s traditional Final Graduation Show. An early summer night, immersed in the disarming beauty of the Torrigiani Gardens, fascinated by the original creations of the most talented students, for an homage to Giovanni Battista Giorgini, to his intuition, to his tenacious vision for Made in Italy, and for his, and our, city. A title, that of Carpe Noctem, which is emblematic, an ideal metaphor of the times we live in, “an invite to reach out for the stars before nightfall,” as said by Director Massimiliano Giornetti. A plea to reflect on the sociological changes linked to this historical moment. An authentic snapshot of the individuality of new generations, the story of the transition between what we were and what we want to be, through the search of a personal identity.

Chef Vito Mollica, ph Luca Managlia

This is a summer marked by comebacks, not just those of students and tourists, but also of people who, through their talent and professionality, have indissolubly tied their name to Florence, and, after significant stints abroad, have returned home. It’s the case of chef Vito Mollica, who opened the Salotto Portinari Bar & Bistrot in the spaces of the historic Portinari Salviati Palace, in Via del Corso 6, in Florence, where he also inaugurated the gastronomic restaurant Chic Nonna (www.chicnonna.com), located in the oldest nook of the palace, in the Corte degli Imperatori, enriched by the vaults frescoed by Alessandro Allori, one of the protagonists of 16th century Florence. Here you will find art, culture, architectural elegance, masterful recovery of ancient memories, all enhanced by the works of the sculptor of light, Helidon Xhixha. Here are a few pointers on what to order when you go pay Vito a visit: the “Cured ham aged 24 months and Olivier salad,” the “Asparagus quiche with warm Parmigiano Reggiano foam,” the “Portinari Club Sandwich,” the “Spring risotto with broad beans, green peas, and asparagus,” or the “Roasted cockerel, sautéed mushrooms and chard,” and don’t walk out without trying his “Del Plin ravioli served according to tradition,” because, as the students at Florida State university taught me, “they’re dope!” This, too, is Florence. Now go and read on!