È arrivata in Arno una piattaforma galleggiante con ponteggio che consentirà l’avvio dei lavori propedeutici al restauro di Ponte Vecchio.

Un cantiere senza precedenti perché mai nella sua storia centenaria il ponte è stato oggetto di un restauro conservativo.

Ponte Vecchio non ha problemi di stabilità, è saldo e ancorato, ma soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume. Adesso, per la prima volta, è oggetto di una complessa operazione di restauro che ne consentirà una completa valorizzazione.

“Si tratta – ha rilevato il sindaco Dario Nardella, che questa mattina ha fatto un sopralluogo con i responsabili del cantiere – di un progetto storico perché mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica. I lavori costeranno oltre due milioni di euro e si distribuiranno su due estati, quando l’acqua dell’Arno è più bassa. Ora comincia la parte diagnostica e poi ci sarà il restauro vero e proprio, tutto interamente finanziato con risorse comunali”. “Questo Ponte – ha proseguito – è il simbolo del nostro patrimonio, ha resistito ad alluvioni, incendi, l’invasione nazifascista. Adesso sarà ‘curato’ con un restauro molto scenografico che sono certo attirerà la curiosità dei fiorentini e dei turisti. Alla fine avremo un ponte ancora più bello di come siamo abituati a vederlo”.

In questi giorni è stata allestita una piattaforma galleggiante completa di ponteggi necessaria all’esecuzione dei rilievi, all’installazione del sistema di monitoraggio del ponte (che durerà un anno) e al prelievo dei campioni dei materiali, servizio fondamentale per la progettazione del restauro.

Si tratta quindi di attività propedeutiche che saranno effettuate da imprese qualificate incaricate individuate nell’ambito del Global Service. La piattaforma verrà infatti utilizzata dagli addetti dei laboratori incaricati e rimarrà posizionata all’interno dell’alveo del fiume per circa tre settimane, a meno di imprevisti e condizioni meteo avverse, spostandosi di volta in volta da una campata all’altra del ponte in base alle tempistiche necessarie a effettuare le indagini ed i prelievi specifici di ogni campata/pila/spalla. La piattaforma sarà ormeggiata con l’ausilio di due cubi in calcestruzzo in prossimità della riva sinistra e, per tutto il periodo dei lavori, sarà spostata da un piccolo rimorchiatore sia per esigenze dei rilievi che in caso di allerta meteo arancione o rossa.

Durante le operazioni, che andranno avanti per tre settimane, la piattaforma sarà mantenuta in posizione da quattro ancore, collocate a monte del Ponte Vecchio.