Il 30 aprile 2023 alle ore 18, con la prima dell’opera Don Giovanni, di Wolfgang Amadeus Mozart prende avvio il calendario lirico dell’85esima edizione del Festival del Maggio. Sul podio il maestro Zubin Mehta, direttore emerito a vita del Maggio. Uno dei titoli lirici più iconici e amati di ogni epoca: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, con la direzione del suo direttore emerito Zubin Mehta, sul podio del Teatro anche il giorno prima, 29 aprile, giorno del suo compleanno, per il secondo concerto sinfonico del Festival con la sinfonia n.2 di Gustav Mahler.

L’allestimento del Festival di Spoleto riadattato per Firenze è firmato per la regia da Giorgio Ferrara (ripresa da Stefania Grazioli), le scene sono di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi di Maurizio Galante, le luci di Fiammetta Baldiserri. Un cast di grandi interpreti che “sono anche grandi attori” come ha dichiarato Zubin Mehta presentando l’opera: Luca Micheletti nella parte del protagonista, Don Giovanni; Markus Werba nei panni del suo servitore, Leporello; Jessica Pratt nel ruolo di Donna Anna; Ruzil Gatin come Don Ottavio; Anastasia Bartoli come Donna Elvira; Benedetta Torre interpreta la parte di Zerlina; Eduardo Martinez come Masetto e Adriano Gramigni nella parte del Commendatore. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.

Don Giovanni, seconda collaborazione del genio di Salisburgo con Lorenzo da Ponte, torna in cartellone al Maggio a dieci anni dall’ultima volta, quando andò in scena con la regia di Lorenzo Mariani nel febbraio 2013, sempre diretta da Zubin Mehta. È stata messa in scena complessivamente 10 volte nelle stagioni del Teatro, ed è stata diretta, e incisa in disco, a più riprese dal maestro Mehta nella sua carriera; in tre occasioni di queste con il Maggio alla testa della ‘sua’ Orchestra: memorabile l’edizione del 1990 al Teatro della Pergola, andata in scena con la storica regia di Jonathan Miller.

Dopo due secoli di racconti teatrali e letterari, il mito del nobile libertino viene plasmato dalle mani di Mozart e Da Ponte: il risultato è Il Dissoluto punito ossia Il Don Giovanni, che debutta allo Ständetheater di Praga il 29 ottobre 1787.

L’opera di Mozart e il suo licenzioso protagonista hanno ricevuto le attenzioni di letterati, filosofi e psicoanalisti nel corso degli ultimi secoli, da Sigmund Freud a Carl Jung, da Albert Camus a Søren Kierkegaard: in molti hanno analizzato la figura del nobile dissoluto, contribuendo ad alimentare il mito del capolavoro mozartiano.

Durante l’intervallo dello spettacolo verrà inaugurata dal commissario Onofrio Cutaia e da Pippo Corsi Zeffirelli e con alcuni degli ospiti presenti in sala, una serie di pannelli decorativi dedicati a Franco Zeffirelli. Un ulteriore doveroso omaggio al grande regista e scenografo che segue il convegno internazionale “E per castelli in aria” organizzato dal Maggio e dalla Fondazione Franco Zeffirelli l’11 febbraio del 2023 proprio alla vigilia del compleanno del Maestro. Così come nel convegno si parlò del ‘dialogo’ tra Zeffirelli e il Maggio, aperto nel 1949, quando giovanissimo firmò le scenografie del Troilo e Cressida di Visconti, giungendo sino al 2009 con la messinscena di Pagliacci, ultimo spettacolo per il Comunale, ikl percorso fotografico ripercorre i 60 anni  di collaborazione- discontinua ma caratterizzata comunque da pietre miliari artistiche – tra Zeffirelli e il nostro teatro.  L’esibizione, allestita nel corridoio di platea, quello più vicino alla saletta dedicata al Maestro espone bozzetti (sia delle scenografie che dei personaggi), foto e manifesti di: Troilo e Cressida (1949) regia di Luchino Visconti e Zeffirelli ha firmato le scenografie, Euridice (1960), Romeo e Giulietta (Shakespeare, Giancarlo Giannini e Annamaria Guarnieri 1965), Traviata (1984 diretta da Carlos Kleiber con Cecilia Gasdia) e Pagliacci (2009). Nel percorso è riprodotta una foto di Zeffirelli con Anna Magnani sul palco della Pergola in occasione della rappresentazione della Lupa (1965).

Tra gli ospiti presenti in sala per il Don Giovanni, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra; in rappresentanza del Sindaco di Firenze, l’assessore Giovanni Bettarini, e inoltre l’assessora Titta Meucci; l’ambasciatrice australiana Margaret Twomey; il neo presidente del Festival Pucciniano di Torre del Lago Luigi Ficacci; il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti; la presidente del Conservatorio Cherubini di Firenze Rosa Maria De GiorgiMauro Campus e Valdo Spini, membri dell’ex consiglio d’Indirizzo del Maggio; Mario Curia, presidente dell’Accademia del Maggio Fiorentino; l’attore Umberto Orsini e la sovrintendente della Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia Pippo Corsi Zeffirelli con Caterina D’Amico.

Il 26 aprile 2023 la prova generale è stata offerta in anteprima al pubblico Under 30 che ha gremito la sala e ha tributato un calorosissimo “tifo da stadio” al maestro Mehta e a tutti gli interpreti.

Dopo la prima, altre quattro le recite in programma: il 3, 9 (recita già esaurita in ogni ordine di posto) e 12 maggio alle ore 19, e il 6 maggio alle ore 15:30.

Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 9/05/2023 è offerta al pubblico con uno sconto del 50% del prezzo sui biglietti di ogni settore. Prima di ogni recita sono proposte le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci: le guide si tengono nel Foyer della Sala Zubin Mehta e nel Foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio della spettacolo. Continua inoltre il ciclo “Prima le parole, poi la musica”: venerdì 28 aprile alle ore 17.30, nel Foyer della Sala Grande, il musicologo Maurizio Modugno presenta l’opera al pubblico.

 

L’opera:

Chi dice Don Giovanni, dice Mozart. Eppure il mito del libertino sacrilego e donnaiolo impenitente è ben più antico. Dal XVII secolo la tradizione lo ha visto protagonista della parabola devozionale, della favola, del teatro di piazza, di espressioni letterarie e musicali sempre più numerose. Dopo quasi due secoli di declinazioni, il mito arriva tra le mani di Mozart e Da Ponte e il risultato è Il Dissoluto punito ossia Il Don Giovanni, capolavoro che debutta a Praga il 29 ottobre 1787. La storia è ben nota al pubblico ma è grazie a Mozart che il ‘dissoluto’ avrà la sua consacrazione definitiva. Il Don Giovanni mozartiano possiede infatti una carica espressiva senza eguali. Dall’ouverture, alle arie solistiche, dagli ensemble vocali ai grandiosi finali dei due atti dell’opera, commedia e tragedia, mondo terreno e mondo celeste si susseguono e si compenetrano mirabilmente e senza battute d’arresto. Don Giovanni assume addirittura una statura eroica e il fascino che esercita sull’ascoltatore risulta di gran lunga superiore alle sue malefatte. Non a caso la musica è dalla sua parte, la dialettica pure, mentre i personaggi che sono a lui legati rimangono abbagliati dalla sua energia solare, brillando di luce riflessa. E allora a poco vale quella giusta fine già anticipata dal titolo: il ‘dissoluto’ brucerà sì tra le fiamme dell’inferno, ma come l’araba fenice rinascerà dalle proprie ceneri a ogni ascolto, perché i miti – Mozart docet – non muoiono mai.

 

Prezzi:

 

Visibilità limitata e ascolto: 15€ – Galleria: 35€ – Palchi: 50€

Platea 4: 60€ – Platea 3: 70€ – Platea 2: 85€ – Platea 1: 110€

Maggio Musicale Fiorentino

Piazza Vittorio Gui 1  – 50144 Firenze

tel. + 39 055 2779.251

www.maggiofiorentino.com